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Camera, rispuntano i 'pianisti'

Fini: "Sanzioni ai trasgressori"

Silvia Tironi
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A volte ritornano. O forse non sono mai andati via. E oggi eccoli lì puntuali, fare capolino alla Camera. Sono i famosi 'pianisti', deputati che votano anche per i colleghi assenti. Oggi lo hanno fatto in due: Guido Dussin della Lega e Carmelo Lomonte dell'Mpa, che è vicepresidente del gruppo Misto. I due, che risultano tra quelli chehanno rilasciato le 'minuzie', hanno votato anche per i rispettivicolleghi di gruppo Matteo Salvini ed Elio Belcastro, che inveceappartengono alla pattuglia dei 21 deputati che si sono rifiutati difarlo. Tutto è andato in scena durante le votazioni delle mozioni sullacrisi, tra cui quella del Pd sull'assegno di disoccupazione. Dussin ha coperto il meccanismo di voto diSalvini, che non era in Aula, con una copia della 'Gazzetta dellosport' sotto cui ha infilato la mano per votare. Più disinvoltonell'azione Lomonte, che non ha coperto la mano 'incriminata':le lucette del sistema elettronico si sono viste accese al momento delvoto sia al suo posto sia a quello del collega Belcastro. Ma questi 'giochetto non è affatto piaciuto al presidente della Camera Gianfranco Fini che ha già annunciato "sanzioni" contro chi "ha votato per colleghi assenti. Ci sono delle regole e chi fa il furbo avrà una sanzione. Se è recidivo, per esempio, si potrebbe arrivare alla sospensione", ha sottolineato Fini, che tuttavia difende il nuovo sistema di voto da lui fortemente voluto. e costato ben 450mila euro: "Funziona. Serve al buon nome del Parlamento, perchè nessuno è stato condannato a fare il deputato, anzi molti hanno implorato di farlo. E comunque tutti sono compensati in modo dignitoso per il proprio mandato".

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