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L'accusa smontata dal legale

Mills distrugge l'impianto accusatorio dei pm: avrebbe ricevuto 600mila dollari da Berlusconi per due testimonianze reticenti

Andrea Tempestini
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David Mills smonta tutto: quelle che ha raccontato sui soldi ricevuti da Silvio Berlusconi, parola sua, sono soltanto balle. Ma qual è l'accusa smontata dalla stessa testimonianza del legale inglese? Secondo l'accusa sarebbero stati pagati 600mila dollari per ottenere delle testimonianze reticenti nei processi sulle presunte tangenti alla Gdf e All'Ibernian. In veste di teste assistito, come stabilito dai giudici, Mills "è tenuto a rispondere e a dire la verità". Se così non fosse stato, sarebbe diventato automaticamente "teste reticente". Già lo scorso lunedì l'avvocato britannico aveva manifestato timore rispondendo ad alcune domande del pm De Pasquale, spiegando di essere stato accusato di falsa testimonianza e di temere che la circostanza potesse ripetersi. Nel dettaglio l'avvocato ha affermato di non voler rispondere quando il pm gli chiese del coisddetto "dividendo Horizon": i 10 miliardi di lire che sarebbero stati creati mediante la costituzione delle società off-shore del gruppo Fininvest, operazione della quale Mills sarebbe stato "l'architetto". E proprio per le due presunte testimonianze reticenti, nei passati processi All Ibernian e tangenti alle Fiamme Gialle, secondo l'accusa Mills avrebbe ricevuto 600mila dollari come regalo da Berlusconi. Balle, tutte balle: lo ha detto lo stesso Mills.

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