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Design: Milano Contract District, rivoluzione anche per immobili residenziali

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Milano, 17 apr. (Labitalia) - Milano inaugura una nuova stagione dell'immobiliare residenziale, registrando una vera e propria rivoluzione nei comportamenti di acquisto delle abitazioni partendo dai processi costruttivi. Lo rivela un'analisi di Milano Contract District, in occasione del Salone del Mobile. Come per il canale retail, l'e-commerce sta mutando significativamente le abitudini di acquisto degli italiani e anche nel Real Estate la digitalizzazione sta trasformando il processo di costruzione, realizzazione e messa in vendita dei nuovi edifici residenziali. Nell'ultimo biennio, sempre più abitazioni iniziano ad essere progettate a partire dalle funzioni dell'abitare, con un ciclo di progettazione integrato molto ampio che va dagli aspetti strutturali dell'edificio, ai sistemi di supporto (impianti), all'inclusione di alcune dotazioni di base che abilitano quelle stesse funzioni (arredi di carattere strutturale quali la cucina, gli armadi e contenitori fissi, i box doccia, le luci architetturali). Si tratta di un processo che consente di porre sul mercato edifici sempre più aderenti ai bisogni del cliente, con un forte contenuto di servizio percepibile sin dalle prime fasi di proposta aumentando il grado di qualità degli ambienti e costruendo soluzioni (anche di carattere finanziario) sempre più vicine ai mutati bisogni delle persone. Questo mutamento di paradigma è destinato ad avere profonde ripercussioni sulle diverse filiere associate al settore delle costruzioni, tra cui quella degli arredi, che già oggi in molti Paesi costituiscono un elemento centrale della progettazione dell'immobile. La lunga crisi che ha coinvolto il settore immobiliare e l'edilizia, sottolinea l'analisi, ha infatti spinto anche l'Italia e l'intero comparto industriale del mattone a dover ripensare a nuovi modelli sul mercato nell'intento di individuare strade efficaci per rilanciare la domanda partendo dalla qualità percepibile ex ante del progetto. La digitalizzazione del processo di sviluppo immobiliare è solo uno degli esempi che sta modificando i rapporti tra committenza, progettazione, realizzazione e manutenzione degli immobili. In tal senso, la possibilità di prevedere e integrare nei layout e nel processo costruttivo la progettazione degli arredi infrastrutturali sta diventando oggi una necessità che va a beneficio di tutta la filiera grazie a uno studio ed efficientamento degli spazi dell'abitare, della predisposizione di una funzionale distribuzione impiantistica e di una conseguente maggiore facilità di manutenzione. Una evoluzione/rivoluzione che Milano Contract District ha saputo anticipare dedicando un intero team al servizio di consulenza e analisi dei piani-tipo di un immobile residenziale avvalendosi della retro-progettazione lato interior fit out. “Se alla parola ‘prodotto' si fa riferimento abitualmente a un bene tangibile (finito o semilavorato) oppure a un servizio, nell'edilizia residenziale di nuova costruzione - sottolinea Lorenzo Pascucci, General Manager di Milano Contract District - il prodotto che si acquista è sempre e soltanto una proiezione tra il prodotto su carta, che si conferma in una fase iniziale (la piantina con le sue caratteristiche di layout e spazialità), e il prodotto finale (la casa finita con gli ambienti comuni) che si ritira e si può tangibilmente valorizzare solo due anni dopo l'acquisto”. “In un paese di architetti e interior designer come l'Italia - continua Pascucci - occorre comunque lasciare ai clienti la possibilità di customizzare il proprio 'sogno' e per questo un percorso appagante ed esperienziale si rende imprescindibile per garantire l'anticipo temporale nell'acquisto di un immobile residenziale dando l'occasione di far scegliere al cliente tutte quelle opzioni più 'soft' (cromatismi, dotazioni aggiuntive, finiture). Se il progetto è studiato nel dettaglio ex ante, le implementazioni o correzioni 'hard' al layout o agli impianti della casa restano minime motivando al cliente le scelte con dei professionisti che conoscono vincoli e tempi costruttivi e che sanno garantire un processo costruttivo efficiente, veloce e industrializzato come dovrebbe essere. Questa è la forza del pensiero legato alla nascita di Milano Contract District”.

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