Vino: Francesco Iacono nuovo direttore generale Onav
Roma, 6 giu. (Labitalia) - Da questa settimana l'Onav-Organizzazione nazionale assaggiatori di vino ha un nuovo direttore generale: l'enologo Michele Alessandria passa il testimone a Francesco Iacono, professionista viticoltore ed enologo con oltre 15 anni di ricerca scientifica alle spalle e altrettanti nella produzione e gestione aziendale in campo vitivinicolo. Ad annunciarlo è Vito Intini, presidente dell'Onav, rivolgendo un ringraziamento per il lavoro svolto al direttore uscente, Michele Alessandria, che lascia l'incarico dopo aver accompagnato per ben 36 anni tutti i presidenti dell'associazione, con la sola esclusione del primo, Carlo Mensio. “La figura di Francesco Iacono - afferma Intini - sposa la filosofia del nostro progetto, che punta a una sempre maggiore vicinanza al mondo scientifico e alla cultura, alla crescita qualitativa dell'organizzazione e alla collaborazione proficua non solo tra le oltre cento sezioni territoriali, ma anche con le altre organizzazioni del mondo del vino”. Tra le prime azioni di Iacono, infatti, la realizzazione del progetto di collaborazione con Aspi (Associazione della sommellerie professionale italiana) per la fondazione di un polo culturale formativo comune nel mondo enoico nazionale. Francesco Iacono è stato dal 2000 direttore generale dell'Azienda Agricola Fratelli Muratori e poi, dal 2006, vicepresidente. Prima ancora, una lunga carriera di ricerca scientifica presso l'Istituto di viticoltura della facoltà di Scienze Agrarie dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e, poi, presso l'Istituto Agrario di S. Michele all'Adige (Tn), dove, sotto la direzione del docente Attilio Scienza, costituisce un elemento di collegamento fra ricerca in viticoltura ed enologia, diventando tra l'altro responsabile del Gruppo di Analisi sensoriale dell'Istituto e dal 1994 responsabile dell'Unità operativa di viticoltura. “Fin da subito - dichiara il neo-direttore, Francesco Iacono - mi ha affascinato l'opportunità di entrare nel mondo associativo degli assaggiatori Onav e della loro formazione tecnica e culturale. Ho sempre avuto un approccio lavorativo legato alle interazioni umane e professionali: da ricercatore ascoltavo il mondo produttivo per fissare le linee guida dei miei progetti, per capire di cosa ci fosse bisogno". "Ho collegato il mondo dell'uva a quello del vino, attraverso l'applicazione scientifica dell'analisi sensoriale - spiega - e tutto ciò mi ha dato l'opportunità di mettere in pratica, proprio sul campo e in cantina, i risultati di molti anni di sperimentazioni, raccolta ed elaborazione dati. Da direttore di azienda e viti-enologo sono entrato in stretto contatto con il mercato e con i consumatori: qui, ho appreso quanto fosse forte e profonda la richiesta di conoscenza". "L'Onav è l'esempio più calzante della risposta a questa esigenza, che si traduce nell'offerta di percorsi didattici formativi di alto livello tecnico con particolare attenzione ai rapporti umani e una forte spinta all'innovazione”, conclude.