Dal Prosecco al Sangiovese, Bortolomiol approda in Toscana
Roma, 29 nov. (Labitalia) - Per la prima volta Bortolomiol, realtà storica del Prosecco Superiore, imbocca la strada dei grandi rossi scegliendo di investire in Toscana in un vigneto ai confini con la rinomata area del Brunello. Dal vigneto di Montalcino, all'ombra del medievale Castel Verdelli, nasce la prima annata del 'Segreto di Giuliano', in sole 2.675 bottiglie. Così, oggi Bortolomiol, guidata dalle figlie Maria Elena, Elvira, Luisa e Giuliana, compie un passo in più presentando 'Il Segreto di Giuliano', l'omaggio a una vita ricca di emozioni e ricordi vissuti assieme al padre, Giuliano Bortolomiol, instancabile ricercatore, che fu un pioniere del mondo del Prosecco Superiore e per primo, negli '60, spumantizzò il Prosecco in versione brut anticipando quelli che oggi sono i trend internazionali di questa bollicina. “Questo vino è un grande viaggio: con le mie sorelle qualche anno fa - racconta Elvira Bortolomiol, vicepresidente dell'azienda - abbiamo trovato alcuni taccuini di nostro padre, tra le annotazioni anche le memorie della Toscana, dove trascorrevamo sempre le vacanze estive. Tra gli appunti dei grandi rossi di questa terra anche il sogno, un giorno, di inserire nella collezione un'etichetta a bacca rossa. Da qui nasce questo progetto”. L'annata 2016 riporta la firma del winemaker Roberto Cipresso, che dice “Siamo di fronte a un fuoriclasse, un Sangiovese dotato di freschezza e con una nota balsamica inconfondibile a cui si accompagnano sentori di tabacco e una raffinata speziatura dolce. Il potenziale di invecchiamento è notevole, ma 'Il Segreto di Giuliano' già oggi garantisce una bella bevibilità caratterizzata da un'estrema piacevolezza. Il tutto completato da un'armonia e un equilibrio che ne fanno un vino degno del suo ispiratore”.