Fondazione Valenzi lancia il programma per i 10 anni
Napoli, 26 apr. (Labitalia) - Accrescere nei cittadini, e soprattuto nei giovani, la consapevolezza del patrimonio culturale, storico e ambientale, dei nuovi diritti civili, sociali e delle politiche di sviluppo con quasi 500 eventi: questo lo spirito che ha caratterizzato sin dalla sua nascita la Fondazione Valenzi che quest'anno celebrerà i 10 anni. Le celebrazioni si apriranno il primo maggio alle 17 al Pan-Palazzo delle arti di Napoli con la mostra 'L'ironia del sindaco artista. Disegni di Maurizio Valenzi'. Alcune iniziative sono collegate alla mostra come un concorso per giovani disegnatori, un incontro sulla Street Art e un dibattito sul Parlamento europeo tra i deputati Gianni Pittella e Mario Mauro. Si ritornerà poi il 22 maggio sul tema dell'Europa e dell'esperienza di Maurizio Valenzi come europarlamentare. Ma soprattutto si vuole proporre una conoscenza più approfondita dell'esperienza dell'amministrazione comunale dal 1975 al 1983 attraverso alcune pubblicazioni per arrivare alla fine dell'anno ad un vero e proprio convegno di studi con la partecipazione di storici, economisti, sociologi, urbanisti dal titolo 'Il volto della città di Napoli e l'attività dell'amministrazione Valenzi (1975 –1983)'. Sul futuro della Fondazione Lucia Valenzi dichiara: "Vorrei mantenere in futuro l'impostazione data in questi 10 anni di una Fondazione creata non solo per commemorare un uomo, ma per essere attiva e presente nella realtà attuale. Vorrei riuscire con tutto lo staff e il nostro nuovo segretario generale, Salvatore Verbale a consolidare la presenza a Napoli e in Campania, ma anche accrescere il respiro internazionale. Continueremo a non chiuderci mai in uno schieramento politico particolare, cercando di offrire al di là e al di fuori di ogni ideologia un luogo di dibattito sereno". "Centrale - sottolinea - sarà l'arte come strumento per lo sviluppo di un pensiero libero da convenzioni. Cercheremo di coltivare la memoria e la storia per i suoi aspetti spesso ignorati, agevolando la conoscenza di quanto c'è di positivo nel Mezzogiorno, offrendo anche al mondo della scuola occasioni di approfondimento. Infine vogliamo accrescere il nostro impegno verso il sociale, e verso l'infanzia, soprattutto per una educazione aperta verso le altre culture, contro razzismo e discriminazioni".