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Sostenibilità: Fitt presenta il prototipo di tubo 100% biodegradabile

AdnKronos
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Roma, 30 ago. (Labitalia) - Fitt, multinazionale specializzata nella realizzazione di sistemi completi per il passaggio di fluidi, presenta a Gafa 2019 (la fiera leader mondiale del gardening che si tiene a Colonia dal 1° al 3 settembre) il nuovissimo prototipo di tubo 100% biodegradabile. Partendo da polimeri biodegradabili e 100% compostabili (secondo la normativa Uni EN 13432:2002), l'azienda vicentina - già vincitrice di un bando del Mise da 10 mln di euro per lo sviluppo di prodotti sostenibili - ha messo in campo tutto il proprio know-how tecnologico per lo sviluppo di un innovativo concept per la produzione di un prototipo di tubo realizzato completamente da fonti rinnovabili. Forte dei suoi cinquant'anni di innovazione e di una squadra di 40 ricercatori, da tempo Fitt lavora su materiali innovativi, con caratteristiche funzionali di nuova generazione, che permettono di sostituire il tradizionale Pvc o diminuire notevolmente la quantità di materia prima nei propri prodotti. In accordo con i principi dell'economia circolare, Fitt sta sviluppando la capacità di utilizzare materiali naturali e di trasformarli in un prodotto che alla fine della propria vita tornerà in natura senza alterarla. E, nell'anno del proprio cinquantesimo anniversario, Fitt guarda alla sostenibilità come a uno degli obiettivi fondamentali della propria mission. "L'impresa che siamo chiamati a compiere - dichiara Alessandro Mezzalira Ceo di Fitt - è contribuire a rendere questo mondo un posto migliore, per noi e per le generazioni che verranno. Credo che, oltre a pretendere politiche di tutela ambientale da parte delle amministrazioni, sia fondamentale che privati e aziende assumano in prima persona la responsabilità di scelte sostenibili. Ognuno può fare la differenza, per noi di Fitt questa è la più importante sfida quotidiana". Questo prototipo è l'ultima evoluzione della ricerca Fitt sui prodotti sostenibili. Già nel 2007, precorrendo i tempi, l'azienda ha bandito dai propri prodotti sostanze come ftalati e altri inquinanti (come accadeva con il tubo Acua, brevetto Fcu-Food Contact Use); inoltre, ha già all'attivo diversi progetti per prodotti privi di Pvc o altri plastificanti come il Native, sempre del 2007, o prodotti parzialmente realizzati con materia vegetale come il Bios lanciato nel 2010. "Il concept che presentiamo oggi - spiega Marco Bucci, direttore dell'area Innovation&Technology di Fitt - è frutto di uno studio sui materiali da fonti rinnovabili che il team ha avviato 2 anni fa. Questa, però, non è l'unica linea di ricerca attiva. Stiamo percorrendo più direzioni: dalla riduzione di materia prima allo studio sul packaging riutilizzabile, dall'efficientamento dei processi produttivi e della distribuzione al tema del fine vita. Sappiamo che non esistono ancora soluzioni complete e soddisfacenti in termini di economia circolare: più probabilmente la formula vincente sarà un mix di soluzioni tra il riuso, il riciclo, e il biodegradabile". Sempre in ottica di sostenibilità, Fitt impiega ogni anno più di 8.000 tonnellate di granulo di Pvc rigenerato, 30% del quale proveniente da processi di trasformazione sviluppati internamente - con il riuso totale degli scarti di produzione - e l'acquisto di scarti provenienti da altri mercati, ad esempio l'automotive e l'edilizia. Inoltre, i suoi maggiori siti produttivi, a Fara Vicentino e a Sandrigo, sono dotati di impianti di cogenerazione che coprono non solo il fabbisogno energetico dei processi produttivi, ma anche la termo-regolazione degli uffici.

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