Trasporti: il sondaggio, Italia terza in Europa per voglia di usare ebike
Roma, 2 set. (Labitalia) - Il 33% degli italiani starebbe considerando di raggiungere il posto di lavoro con una e-bike, percentuale di tutto rispetto se considerata in rapporto al 24% che esprime la media dei pendolari europei, e collocandosi al terzo posto nella classifica dei paesi. A rivelarlo un'indagine condotta da Shimano (Steps) a livello europeo, riguardante la disponibilità delle persone a utilizzare una bici a pedalata assistita per andare al lavoro, che ha coinvolto oltre 12.000 persone in 10 mercati differenti. Una fotografia generale del nostro Paese ci dice che gli uomini (40%) hanno manifestato maggiore propensione al passaggio a una bici elettrica rispetto a quanto espresso dalle donne (27%). Per quanto riguarda il resto d'Europa, questa la classifica dei paesi rispetto alle intenzioni di utilizzo di una e-bike negli spostamenti giornalieri casa-lavoro: Paesi Bassi 47%; Spagna 39%; Italia 33%; Belgio 31%; Norvegia 27%; Germania 21%; Danimarca 21%; Francia 18%; Svezia 15%; Regno Unito 11%. La ricerca Shimano (Steps) evidenzia le principali motivazioni che conducono con favore verso un pendolarismo a base di e-bike in Italia: 'proteggere l'ambiente' (37%), 'risparmiare' (37%), 'mantenersi in forma' (29%) ed 'evitare il traffico' (27%). Più del 50% dei pendolari italiani, in età compresa tra i 25-34 anni, ha manifestato interesse ad operare il cambiamento in difesa dell'ambiente. La stessa ricerca rileva, inoltre, le motivazioni che sono alla base di una mancata preferenza verso l'e-bike rispetto alle dinamiche di pendolarismo: 'possibilità di maltempo' (39%), 'tragitto troppo lungo per viaggiare con una e-bike' (29%) e 'costo di una bici elettrica' (25%). I pendolari in Italia sembrano essere poco preoccupati per la sicurezza stradale quando si tratta di andare al lavoro con una e-bike: solo il 4% lo cita come un deterrente per il tragitto casa-lavoro. “Stiamo assistendo a un'enorme crescita nel mercato delle e-bike in tutta Europa e questa ricerca evidenzia la probabilità diffusa di adozione di una e-bike per il pendolarismo del futuro”, ha dichiarato Marco Cittadini, Pr&Communication Shimano. “Sappiamo che esiste già una forte cultura ciclistica in paesi specifici - ha proseguito - dove coloro che hanno fatto il passaggio a una e-bike hanno scoperto che il maltempo è raramente un problema insormontabile e il sudore è una cosa del passato quando l'assistenza elettrica fa il suo lavoro. È davvero incoraggiante vedere che in tutti i mercati le persone sono disposte a passare a una e-bike per tenersi in forma e proteggere l'ambiente”. “Accogliamo con favore questa ricerca di Shimano che conferma l'esistenza di un enorme potenziale per le biciclette a pedalata assistita, in particolare in combinazione con la costruzione di autostrade per la ciclomobilità di lungo raggio”, ha dichiarato Ádám Bodor, Advocacy Director della European Cyclists Federation. “Le e-bike sono una notevole aggiunta alla grande famiglia delle biciclette contribuendo al trasporto attivo e sostenibile, sostituendosi alle auto in viaggi sempre più lunghi”, ha concluso.