Innovazione: ricercatori marchigiani, culla intelligente per neonati pretermine
Ancona, 5 set. (Labitalia) - L'intelligenza artificiale passa anche per il talento di un gruppo di giovani ricercatori marchigiani (Ilaria Ercoli -Jef, Sara Moccia - Univpm, Paolo Marchionni e Carlo Borri - Ginevri) con il progetto Sinc (System improvement for neonatal care). Si tratta della realizzazione di una culla smart che, attraverso la progettazione di nuovi sensori senza contatto e soprattutto con l'ausilio dell'intelligenza artificiale, riesce a ridurre le conseguenze di eventuali problematiche derivanti da una nascita pretermine. Sinc è un progetto di ricerca che la Jef di Civitanova Marche coordina e che vede il coinvolgimento di altre due aziende marchigiane la Mac e la Rico oltre Ginevri, azienda specializzata nella produzione di apparecchiature elettromedicali per la neonatologia con sede ad Albano Laziale, che interessata all'attività ha deciso di aprire una sede distaccata nelle Marche creando nuovi posti di lavoro. "Il principio rivoluzionario alla base di Sinc - ricorda Emanuele Frontoni, presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud e docente di Ingegneria informatica all'Università Politecnica delle Marche - sta nell'introduzione di una tecnologia, una telecamera non invasiva, che elimina il contatto fisico con la pelle del neonato e che utilizza, naturalmente, l'intelligenza artificiale in campo medico per supportare il clinico nella determinazione della diagnosi". L'intelligenza artificiale, nel caso del progetto dei ricercatori marchigiani, come in qualsiasi altro campo della vita quotidiana, non sostituisce il lavoro dell'uomo ma lo potenzia: il sistema monitora senza contatto la frequenza cardiaca e respiratoria locale e remota, parametri fisiologici fondamentali per determinare lo stato di salute dei neonati pretermine, oltre alla motilità spontanea, parametro ad oggi non monitorizzato oggettivamente. "Nel caso dei neonati e a maggior ragione per quelli nati prematuri - prosegue Frontoni - i movimenti non sono frequenti e spesso sono impercettibili: un neonatologo dovrebbe osservare il piccolo paziente tutto il giorno, tutti i giorni e questo vale per ogni neonato. La telecamera analizza, semplicemente inquadrando il corpo, questi spostamenti legati al movimento spontaneo del neonato: un occhio elettronico che sa anche ascoltare, perché registra i vagiti, il pianto e li collega al movimento, per dare al medico dei dati aggiuntivi nel giudizio sul maggiore o minore sviluppo del neonato o il rilevamento precoce di eventuali danni celebrali". Con gli algoritmi di supporto alla diagnosi basati su intelligenza artificiale inoltre si affronta anche il problema di trattamento della iperbilirubinometria, più conosciuta come ittero neonatale che può riguardare tutti i neonati pretermine e non, permettendo un'uniformità del trattamento su tutto il territorio marchigiano. Questo si otterrà grazie all'obiettivo perseguito di Sinc, attraverso la condivisione in cloud delle informazioni, di mettere in rete l'ospedale per donne e bambini G. Salesi di Ancona con le unità regionali di terapia intensiva neonatale degli ospedali delle Marche.