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Governo: Ariotti (Assofond), 'fiducia in esecutivo recuperi rapporti con Ue'

AdnKronos
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Milano, 12 set. (Labitalia) - "Abbiamo fiducia nel nuovo governo, ma è necessario mettere al centro la questione industriale". Lo dichiara il presidente di Assofond, Roberto Ariotti. "Recuperare il rapporto con l'Europa, che rappresenta il mercato fondamentale dell'industria italiana, e mettere lavoro e questione industriale al centro dell'azione di governo. Queste sono le nostre priorità, questo è quello che chiediamo con forza al nuovo governo, che speriamo possa segnare una discontinuità importante rispetto all'esecutivo precedente in fatto di politica industriale e di relazioni con gli alleati europei", chiede Arlotti. Assofond, l'associazione di Confindustria che rappresenta l'industria fusoria italiana, esprime "soddisfazione per la ritrovata stabilità dopo un mese di crisi politica, ma forte appello ad affrontare al più presto la questione industriale, in un momento non positivo per le fonderie italiane, la cui produzione si conferma in frenata anche nel secondo trimestre". "Anche il secondo trimestre ci ha visto rallentare - sottolinea Ariotti - sia pur con dinamiche differenti da comparto a comparto: le fonderie di ghisa, dopo un primo trimestre sopra i livelli medi del 2018, registrano un significativo contraccolpo nel secondo quarto; quelle di metalli non ferrosi non danno segnali di ripresa dopo diversi trimestri in calo, e solo quelle di acciaio rimbalzano su una posizione che potrebbe presagire un segnale positivo di recupero". Il comparto delle fonderie rappresenta la spina dorsale della manifattura italiana: oltre 1.000 imprese che danno lavoro a quasi 30.000 addetti e che realizzano prodotti ad alto valore aggiunto per settori quali l'automotive, la meccanica varia, le macchine agricole, la nautica, il trasporto aereo e ferroviario, la produzione di energia elettrica. Un'eccellenza da 2,3 milioni di tonnellate di produzione (seconda in Europa solo alla Germania) e quasi 7 miliardi di fatturato, che sta però soffrendo ormai da diversi mesi il rallentamento di tutti i principali settori committenti, al pari delle fonderie dei principali Paesi europei: in Germania nel secondo trimestre la produzione industriale è calata del -5,9% rispetto allo stesso periodo del 2018.

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