Il lavoro ai tempi di Facebook
Intervista a Cristina Sottotetti, selezionatrice di personale. "I social network servono per capire chi sono i candidati"
Come sta confermando la Social Media Week, internet apre nuove frontiere alla ricerca del personale e di un posto di lavoro. Ne abbiamo parlato con Cristina Sottotetti, direttrice di ‘Setter, Ricerca e Selezione', una società di cacciatori di teste. Oggi il web e i social network possono servire per trovare lavoro? Se sì, come? Assolutamente sì. Sono una possibilità per inserire il proprio curriculum ma anche per crearsi un personal branding, un'immagine con cui comunicare sé stessi, le proprie esperienze, le proprie capacità e le proprie aspirazioni. Io uso sempre i social network, soprattutto quelli più professionali per avere informazioni sui candidati. Quali sono i social network più utili? LinkedIn è il più famoso e usato perché ti permette di contattare i candidati in modo facile e veloce. Poi usiamo Viadeo e Xing.Io uso spesso anche Facebook. Scegliamo uno rispetto o l'altro a seconda della figura che stiamo cercando. LinkedIn, per esempio, è più adatto per trovare persone a livello manageriale, Viadeo è ottimo per il settore giornalistico e dello spettacolo. Cosa è meglio mettere nel proprio profilo e cosa è meglio evitare? Non ci sono delle regole valide per tutti. Di sicuro ci deve essere coerenza tra il proprio curriculum e l'immagine di sé che si vuole comunicare. Questa dipende dal lavoro che si cerca e da quello che si vorrebbe fare nella vita. Un'altra cosa importante è il controllo sui livelli di protezione della privacy. Le foto su Facebook di una pazza serata con gli amici è meglio che abbiamo un livello alto e che siano visibili sono agli intimi. Anche per le aziende usare i social network può essere utile per farsi conoscere? Sì, sicuramente. I social network sono un ottimo modo per comunicare la propria immagine e per stare più vicino ai propri clienti e ai propri dipendenti.