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Le nonne si fanno il lifting

Boom di ritocchini over 70

Silvia Tironi
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Quelle rughe d'espressione sul viso e sul collo, segni della maturità e dell'età che avanza. Quei capelli bianchi che le contornano il viso. Quelle guanciotte un po' cadenti e quelle palpebre circondate dalle vistose 'zampe di gallina'. Ma che sanno al tempo stesso di vita vissuta e grande affetto. Perché la nonna ideale si sa, non è perfetta da un punto di vista estetico. Ha sul suo corpo tutti i segni dell'età che avanza. Ma è tanto buona. E quella sua aria da vecchina a volte un po' indifesa la fa tanto amare dai suoi nipotini. Ma presto questa immagine carica di dolcezza apparterrà solo a un mondo e a ricordi lontani. Perché le nonne di oggi, quei capelli grigi e quelle rughe profonde, no, mica le vogliono più. E allora eccole sempre più spesso affidarsi alle mani esperte di chi di bellezza se ne intende davvero. Capelli bianchi e volto rugoso, dunque, addio. Oggi anche le italiane over 70 vogliono sembrare giovanili e dinamiche, e per riuscirci ricorrono anche al bisturi. Sono in aumento infatti le richieste delle ultrasettantenni che cedono alla tentazionedi un intervento estetico per sembrare più fresche, ma in modo naturale.«È un fenomeno nuovo, ma nella mia esperienza sempre più diffuso: negli ultimi tre anni è aumentato del 30%», spiega Francesco Bernardini, socio della Società oftalmologica italiana (Soi), specializzato in oculoplastica con studi a Genova e Torino. «Del resto l'età media si allunga, i capelli si tingono e con piccoli ritocchi si può tenere la vecchiaia lontana per altri 10 anni, sentendosi in ottima forma dentro», aggiunge lo specialista. Se per l'Italia si tratta di una tendenza recente, in America questo si registra già da una decina d'anni. Dal '97 al 2000, secondo i dati dell'American Society for Aesthetic Plastic Surgery (Asaps), gli over 65 nello studio del chirurgo plastico sono aumentati del 352%, e dal 2003 al 2008 i trattamenti cosmetici per gli over 65 hanno segnato un +61%. «Anche le nostre mamme, cresciute in tempi ben lontani dalla ricerca ossessiva della bellezza a ogni costo che ammalia le ragazzinedi oggi, cedono al fascino della chirurgia estetica. Pur avendo semprecriticato l'aspetto 'rifattò delle vip, e portando gli anni con elegante sobrietà, adesso sono attirate da ritocchi leggeri, specialmente al viso», afferma Bernardini. A disturbarle di più sono le borse sotto gli occhi, le palpebre che calano e le rughe profonde intorno agli occhi e sulle guance. Insomma, oggi le nonne sempreverdi non vogliono vedersi 'tiratè, «ma ci chiedono, con pudorequasi adolescenziale - racconta Bernardini - se 'per queste brutte borse è possibile fare qualcosa che non si vedà. Nonni da bisturi - Anche i maschietti over 70 si affacciano alla porta della chirurgia estetica, ma in percentuale molto ridotta rispetto alle signore. I pochi 'coraggiosi' sono spinti «dall'opportunità di ricominciare una nuova vita sentimentale - testimonia lo specialista -oppure vogliono tornare a fare colpo sull'adorata compagna di vita. Gli interventi più richiesti da lui sono blefaroplastica superiore e inferiore, che permettono di ottenere risultati naturali, senza cicatrici visibili, con la garanzia di almeno 10 anni di durata. Moltoapprezzata la tossina botulinica che, se ben dosata e usata con giudizio, evita di creare visi immobili in maniera artificiale e permette di alleggerire le rughe più profonde e ridurre i segni intorno agli occhi. Richieste anche piccole infiltrazioni di acido ialuronico per addolcire le rughe delle guance, i solchi tra guance e naso, la zona delle labbra». L'età, in sè, non è una controindicazione alla medicina o alla chirurgia estetica, anche se è necessaria qualche accortezza in più. «Le tecniche sono sempre meno invasive - assicura l'esperto - sievitano decorsi post operatori troppo lunghi o stressanti. Una scrupolosa valutazione pre-operatoria e la corretta esecuzione dell'intervento chirurgico da parte di un medico ultra-specialista se possibile rendono i risultati per una paziente di 70 anni del tutto sovrapponibili a quelli di una quarantenne», conclude.

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