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Forca Italia

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Andrea Tempestini
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Dicono che i berluscones hanno cambiato pelle, che un certo garantismo è tramontato con Berlusconi ai servizi sociali, che i Dell'Utri e gli Scajola e i Galan sono stati mollati in omaggio all'aria che tira. Dicono che noti intellettuali come Paolo Romani, Mariastella Gelmini e Laura Ravetto non sarebbero dei garantisti a tutto tondo. Dicono questo: e lo scoprono solo ora. Scoprono ora che una demagogia sicuritaria si è affiancata per anni all'iperdifesa di Berlusconi, scoprono ora l'autorizzazione all'arresto di alcuni parlamentari è stata svenduta al malcontento popolare anche da destra, scoprono ora che i governi berlusconiani hanno sparpagliato più galera ma non hanno mai approntato un piano carceri: in compenso hanno inasprito il 41bis in una chiave che vari organismi internazionali equiparano alla tortura. Scoprono ora che è stato il centrodestra a opporsi a misure alternative per chi ha quasi finito di scontare la pena, che è stato il centrodestra ad approvare la detenzione sino a 18 mesi nei Cie (centri di identificazione ed espulsione), che è stata Forza Italia ad aver proposto retate stradali per i frequentatori di battone, che è Forza Italia ad aver approvato il carcere obbligatorio per i sospettati di stupro (solo sospettati) andando incontro a una sonora bocciatura della Corte Costituzionale. Rimane la battaglia garantista per i libri di Dell'Utri, ma probabilmente perderanno anche quella. di Filippo Facci @FilippoFacci1

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