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Gb, tacchi alti vietati in ufficio

Sono degradanti per le donne

Silvia Tironi
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Tacchi alti vietati in ufficio. Sono troppo sexy e mettono a rischio la salute e la sicurezza di chi trascorre le proprie giornate su 9 o anche 12 cm. Ne è assolutamente convinto il Trade Union Congress britannico, organo di collegamento fra i vari sindacati, a larga maggioranza maschile. Il Tuc ha proposto una mozione in proposito, in cui lo stiletto viene considerato “degradante” per le donne. Al lavoro, qualunque esso sia, sottolineano i sindacalisti, il gentil sesso dovrebbe indossare scarpe comode, non più alte di 2 centimetri e mezzo, per evitare storte e traumi e danni a lungo termine a piedi e schiena. Di questi inconvenienti, veramente, le signore sembrano curarsi poco, fiere su plateau o sandali all'ultima moda dal tacco vertiginoso. Ma dai componenti del Tuc arriva un'altra stilettata: scarpe simili si dovrebbero vedere solo sulle passerelle o a Hollywood e invece molte donne si sentono costrette a vacillare in giro sui loro trampoli per svolgere lavori di prestigio e occupare posizioni di potere. Dalle dirette interessate la mozione del Trade Union Congress viene respinta con un ‘no, grazie'. “È assolutamente ridicolo – commenta Michelle Dewberry, vincitrice del reality “Apprentice” nel 2006, poi donna d'affari e volto noto della tv britannica –  Questi sindacalisti dovrebbero spendere il loro tempo occupandosi di questioni più importanti. Io vado in ufficio con tacchi di 12 cm e sono perfettamente in grado di svolgere il mio lavoro. Non riesco a immaginarmi poi questi signori discutere una mozione su quanto stretto dovrebbe essere il nodo delle loro cravatte. Portare i tacchi è una scelta personale”, insiste. Il Trade Union Congress va comunque avanti per la sua strada, probabilmente indossando scarpe basse, e il mese prossimo discuterà la mozione contro lo stiletto durante la conferenza annuale, insistendo sui danni alla salute femminile.

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