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Venezia, gli esperti di internet

parlano del futuro dei media

Carlotta Clerici
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A Venezia, questa mattina, si sta discutendo del futuro dei media nell'epoca digitale. “I media tradizionali non spariranno, ma nel mondo iperconnesso dovranno contribuire alla conoscenza comune”. È questa l'opinione di David Weinberger,'guru' di Internet e di nuove tecnologia, oggi a Venezia per la quarta ‘Venicesession' organizzata da Telecom. L'autore di ‘Cluetrain manifesto', è intervenuto all'incontro dedicato al futuro dei media nel mondo digitale, ha ricordato che nel web “i media non stanno più tra noi e il mondo. Invece di rifiutarli, suggerirei di considerarli come un 'tipo speciale' di ciascuno di noi. Essi partecipano al mondo come ognuno di noi, e se non hanno la pretesa di frapporsi – ha sottolineato – il web può inglobarli”. Secondo Weinberger “la ragione per cui abbiamo interconnesso il mondo nasce dalla nostra attenzione per il mondo. I media – conclude Weinberger – dovranno stare attenti a chiunque ha una voce umana”. Il fututo dei libri - Per David Weinberger “è bello e incoraggiante»” l'esperimento di digitalizzazione dei libri a livello mondiale portato avanti da Google. Il numero uno di internet, nel corso della quarta "Venicesession", dedicata al futuro dei media, ha anche precisato che “Ci sono problemi e preoccupazioni sulla legalità ma questo lavoro è incoraggiante”.  Secondo Weinberger, infatti, "una delle cose più interessanti è la scansione dei libri non solo per leggerli ma per studiarli, per esempio quanto si utilizza una certa parola all'interno di alcuni testi inglesi. Per far sì che questo lavoro sia utile, sarebbe meglio se Google fosse più aperto ai metadati  incorporandoli al lavoro che sta facendo”.

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