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Nobel per la pace,

Wired candida la Rete

Carlotta Clerici
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 Dopo il Nobel per la pace a Obama, il prossimo potrebbe essere assegnato a Internet. La miccia del progetto ‘Internet for Peace' è stata innescata dalle pagine del mensile Wired Italia, che candida ufficialmente la ‘Rete' al prossimo Premio Nobel per la Pace. L'idea, a cui sarà dedicata il prossimo numero di Wired, coinvolgerà  numerosi ambasciatori e supporter, primi fra tutti il Premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi, il Professor Umberto Veronesi, lo stilista Giorgio Armani, insieme alle redazioni di Wired Usa e Wired Uk. Come ha spiegato il direttore di Wired Italia, Riccardo Luna, è tempo di guardare ad Internet come ad una grande community in cui uomini e donne di tutte le nazionalità e di qualsiasi religione riescono a comunicare, a solidarizzare e a diffondere, contro ogni barriera, una nuova cultura di collaborazione e condivisione della conoscenza. “Internet – dice Luna –  può essere considerata la prima arma di costruzione di massa, in grado di abbattere l'odio e il conflitto per propagare la democrazia e la pace. Quanto accaduto in Iran dopo le ultime elezioni è solo l'ultimo esempio di come Internet possa divenire un'arma di speranza globale”. Il viaggio di ‘Internet for Peace' sulle pagine di Wired Italia partirà proprio dall'Iran e dalla rivolta di Teheran dopo le ultime elezioni presidenziali. Ogni mese e fino a settembre 2010, il mensile di tecnologia e innovazione dedicherà un approfondimento alle storie e alle esperienze di chi, con la rete, ha provato e prova a fare crescere la pace.

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