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Le italiane vivono 6 anni in più

rispetto ai compagni

Franci Belotti
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Gli italiani migliorano e vivono più a lungo, soprattutto le italiane che si aggiudicano il primato rispetto ai loro compagni maschi: 6 anni di vantaggio. Lo indica la Relazione sullo stato sanitario del Paese del ministero del Welfare, presentato a Roma. Dai dati del 2006, infatti, emerge che la sopravvivenza negli ultimi decenni ha mostrato in Italia un notevole miglioramento, rimanendo in linea con l'andamento seguito dagli altri Paesi occidentali. Si è passati da una speranza di vita alla nascita di circa 74 anni per gli uomini e di 80 per le donne nei primi anni '90, agli attuali 78,4 per i maschi e 84 anni per le donne. Ma considerando le diverse Regioni si conferma il primato negativo della Campania, dove c'è la situazione più svantaggiata in termini di mortalità, sia per gli uomini che per le donne. Il quadro migliore si osserva, invece, nelle Marche, che registrano il tasso di mortalità più basso sia per gli uomini che per le donne. La mortalità infantile si conferma in continua diminuzione dal 2001 al 2006, con una riduzione del 19% per i maschi e del 31% per le femmine. I tassi di mortalità infantile passano a livello nazionale da 4,9 decessi per mille nati vivi del 2001, a 4,1 nel 2006 per i maschi e da 4,2 a 3,2 decessi per mille nati vivi per le femmine, rispettivamente dal 2001 al 2006. Nonostante la significativa riduzione della mortalità infantile in Italia rimangono, però, ancora differenze fra le regioni del Nord e Centro e quelle del Sud del Paese.

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