Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha elogiato il ruolo del presidente statunitense Donald Trump negli sforzi di pace in Ucraina, definendolo “l’unico leader occidentale” a comprendere le ragioni che hanno reso inevitabile il conflitto. In un discorso alla Camera alta del Parlamento russo, Lavrov ha anche sottolineato l’impegno di Trump nella tutela dei diritti umani nel contesto della guerra in Ucraina. Commentando il piano di pace statunitense, l'esponente del governo di Mosca ha rivelato che le proposte dell’inviato Steve Witkoff, discusse con il presidente Vladimir Putin, puntano a garantire in Ucraina i diritti delle minoranze nazionali e le libertà religiose secondo gli obblighi internazionali. Le dichiarazioni arrivano mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky conferma il suo netto rifiuto di cedere territori e resiste alle pressioni degli Stati Uniti per concessioni alla Russia. Il leader di Kiev continua a cercare un sostegno europeo più ampio per rafforzare la posizione dell’Ucraina nel conflitto.



