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Battisti: "Ho paura dell'Italia

Piuttosto mi uccido"

Silvia Tironi
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«Non andrò in Italia, non arriverò vivo in Italia, ho troppa paura. Cisono cose che si possono ancora scegliere, come il momento dellapropria morte»: lo ha detto Cesare Battisti, l'ex terrorista rossofuoruscito prima in Francia, poi in Brasile, dove è attualmente incarcere in attesa di sentenza sulla propria estradizione.Battisti èstato intervistato dalla tv franco-tedesca Arte. «Non penso che lascerò scegliere la mia morte agli altri, all'ingiustizia del governo italiano», ha quindi aggiunto Battisti, intervistato nella sua cella di Papuda,vicino a Brasilia. L'ex terrorista confessa di vivere molto male la reclusione e ribadisce la sua innocenza: «Dopo 30 anni mi mettono in prigione per crimini che non ho mai commesso. Non ho mai ucciso, ma ho fatto parte di un'organizzazione armata, ho fatto delle rapine, ero un militante qualunque e mi hanno fatto diventare un mostro, un assassino». L'intervista sarà trasmessa sulla rete franco-tedesca sabato prossimo alle 19. Battisti è stato condannato all'ergastolo in contumacia per 4 omicidicommessi in Italia alla fine degli anni Settanta nel periodo in cui eraa capo dei Proletari Armati per il Comunismo. Lo status di rifiugiato politico in Brasile di Battisti è sempre statocontestato dall'Italia, che chiede alla Corte Suprema di Brasilia diannullare questa decisione. Proprio stamani il legale di Battisti, LuisRoberto Barroso, ha detto di "non credere che il Brasile concederàl'estradizione perché per Brasilia i reati commessi da Battisti sonopolitici e non terroristici".

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