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Dario spara le ultime cartucce

"Premier nervoso e inaffidabile"

Silvia Tironi
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È tornato ancora sul concetto che la 'campagna gossip' (fomentata per altro dalla sua stessa sinistra) è stata un bero e proprio boomerang, che è tornato insietro al mittente a gran velocità e ha dunque "danneggiato" il Partito Democratico. Poi ha attaccato di nuovo il presidente del Consiglio. Dario Franceschini spara le sue ultime cartucce, prima del voto di domani, nella speranza di poter portare un po' di acqua al suo mulino. E magari pure qualche voto. "Berlusconi è sempre più nervoso, é sempre più inaffidabile, darglimaggiore potere non conviene a nessun italiano", sottolinea il segretariodel Partito democratico, Dario Franceschini. "Berlusconi cambia ideacontinuamente e si smentisce da solo ad un ritmo frenetico - aggiunge - In Veneto candida Galan dopo aver promesso alla Lega lapresidenza della Regione. Attacca il governatore della Banca d'Italia(dopo aver definito il suo discorso 'berlusconiano') contestando i datioggettivi che ha fornito sulla crisi. Nega - aggiunge - di aver messoMastella in lista alle europee come ricompensa del voto con cui hafatto cadere il governo Prodi, quando tutti sanno che sta pagando unacambiale andata in scadenza. Applaude entusiasta al discorso di Obamasull'islam dopo che per anni si è autodefinito il miglior amico di Bushe averlo sostenuto nella guerra in Iraq". Per Franceschini "illavoro della magistratura va rispettato e noi non parliamo mai dicomplotti come invece fa Berlusconi". In un'intervista in diretta daTrieste a "Mattinocinque" su Canale 5, il segretario del Pd ha definitoridicole le illazioni del premier secondo le quali anche la stampaestera sarebbe 'sobillata' dai partiti di centrosinistra italiani. "E'ridicolo - ha detto Franceschini - e anche patetico. Lui parla sempredi complotti. Noi invece, anche rispetto alla vicenda di Benevento,diciamo che il lavoro dei magistrati va rispettato. Come va rispettato- conclude - il lavoro della stampa libera. Non ci sono complotti ela gente capirà". e poi ancora: "Siamo nati percambiare il Paese". Lo dice a Trieste, a una manifestazioneelettorale; "Il nostroprogetto politico - spiega - rimane intatto come prospettivapolitica per il Paese. Poi c'é l'attualità, cioé l'opposizione. E comein ogni Paese democratico anche in Italia opposizione significa'opporsi' a quello che fa il Governo". Franceschini nell'invitare gliitaliani "a non astenersi perché ogni astensione è un voto regalato a Berlusconi", critica. "Dal 1994 dice le stesse cose, ma alleprossime europee andranno al voto giovani che allora avevano tre anni.Girando l'Italia - prosegue Franceschini - ho visto che c'é tantavoglia di cambiare e di guardare al futuro. Il Pd vuole rappresentarequesta voglia di cambiamento".

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