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Silvio: per fermare la crisi

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chiudere la bocca ai catastrofisti

Albina Perri
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Se giovedì aveva detto che il primo dovere degli imprenditori è essere ottimisti, venerdì Silvio Berlusconi ha rincarato la dose: a chi sparge catastrofismo va chiusa la bocca. “I media e le istituzioni economiche diffondono il panico”, ha dichiarato il premier nella conferenza stampa tenute per presentare le misure del decreto anticrisi. Chi continua a parlare di “calo del Pil dal 5%”, come riferito nell'ultima previsione della Banca d'Italia, è irresponsabile. “Dovremmo chiudere la bocca a tutti questi signori che parlano di quello che magari i loro uffici studi gli suggeriscono e distruggono la fiducia dei cittadini dell'Europa e del mondo intero”, sono state le parole del Cavaliere. I gufi stiano zitti- “Non c'è alcuna ragione – ha proseguito rivolgendosi ai cittadini - di cambiare abitudini di consumo. I cittadini devono tornare a consumare come in passato”. Il premier ha chiesto a tutti “di non avere paura” e non cedere al pessimismo e ha poi ribadito che la crisi economica dipende soprattutto “dal fattore psicologico”. "Organizzazioni internazionali, stampa, opposizioni, i 'signori' che, sulla base di quello che gli dicono i loro uffici studi diffondono ogni giorno paura, panico, e pessimismo sono quelli ai quali ora dovremmo davvero chiudere la bocca''. Le preferenze degli italiani- Gli italiani ''ci hanno votato e continuano a darci consenso nonostante tutti i miasmi, le calunnie e i veleni che tentano di lanciarci addosso per sommergerci''. Un feeling dovuto anche all'azione del governo in questo primo anno, spiega il presidente del Consiglio. ''Io credo che gli italiani ci premino perche' rispettiamo gli impegni assunti, questa e' la vera moralita' che abbiamo portato nella politica''.

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