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Goodbye Milano

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Il Csm trasferisce la Forleo

Eloisa Palomba
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Milano - “Incompatibilità ambientale” e incapacità di svolgere le suefunzioni con piena «indipendenza e imparzialità». E' questa, formalmente, lamotivazione con la quale il plenum del Csm ha disposto trasferimento d'ufficiodel gip Clementina Forleo, colpevole, con i suoi comportamenti, di aver creatoun «disagio diffuso» nel suo ufficio giudiziario e di aver «incrinato il necessariorapporto di reciproco rispetto ed equidistanza» con la procura. La votazionenon lascia spazio a dubbi: 20 voti a favore, tre contrari  e un astenuto, il procuratore generale dellaCassazione, Mario Delli Priscoli. Per il trasferimento si sono pronunciati ilvicepresidente del Csm Nicola Mancino e il primo presidente di CassazioneVincenzo Carbone. La Forleo,coinvolta nella vicenda Unipol, poco più di un mese fa era stata assoltadall'accusa di aver violato i suoi doveri per i contenuti dell'ordinanza, conla quale nel luglio 2007 chiese alle Camere l'autorizzazione all'uso delleintercettazioni che riguardavano alcuni parlamentari tra cui Massimo D'Alema ePiero Fassino nell'ambito del procedimento sulla fallita scalata Unipol a Bnl.Ci si aspettava un suo reintegro ma il Csm ha preferito optare comunque per iltrasferimento del Gip. Ora la Forleo dovrà lasciare Milano, ma annuncia battaglia:"Lotterò fino alla fine dei miei giorni, andrò a testa alta nei tribunaliper affermare il principio che la legge è uguale per tutti". Intanto, sulle spalle della pende anche un'altra azionedisciplinare, promossa dal Pg di Cassazione, inerente la gestione di unprocedimento a carico di tale Farida Bentiwaa, accusata di terrorismointernazionale, processo sul quale il gip aveva avuto contrasti con ilprocuratore aggiunto di Milano, Armando Spataro.

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