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Rai: il Pdl stoppa Del Noce

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Saccà attacca il dg Cappon

Eloisa Palomba
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Fumata nera in Rai. Questa mattina, a sorpresa, il direttore generale Cappon ha proposto al Consiglio di amministrazione lo spostamento di Fabrizio Del Noce a Raifiction al posto di Agostino Saccà. Ma i consiglieri del centrodestra hanno bloccato l'operazione non presentandosi alla riunione. Sono rimasti solo in due, Angelo Maria Petroni e Giovanna Bianchi Clerici, che hanno abbandonato la seduta prima di votare, affossando di fatto la proposta di Cappon, dal momento che è venuto a mancare il numero legale. Il consigliere per il centrosinistra Sandro Curzi è perplesso, ma dichiara: “Nella sostanza dei problemi finalmente messi sul tavolo del Cda, è avvenuto quello che speravo e per il quale mi battevo da otto mesi. Finalmente, il direttore generale ha infatti proposto la nomina di un nuovo direttore della Fiction, contestualmente alla rimozione di Saccà”. Un Saccà che nel frattempo non è rimasto a guardare e che ha trasmesso, attraverso i suoi legali, una “ferma diffida a non precedere col proposito manifestato dal direttore generale” al suo trasferimento ad altro incarico. E attacca a distanza proprio Fabrizio Del Noce che nei giorni scorsi aveva manifestato l'intenzione di non partecipare ai quali fosse presente anche l'attuale direttore di Raifiction. “Si tenta di procedere al mio trasferimento punitivo ed a un grave demansionamento (ricordo che la Direzione generale nel suo piano di riorganizzazione ha previsto la cancellazione della Direzione commerciale) e alla 'premiazione' di chi con la sua lettera, il cui contenuto potrebbe configurare il reato di violenza privata, sembrerebbe aver dato l'occasione per il mio demansionamento”. Nel frattempo la commissione di Vigilanza sulla Rai rimane senza un presidente. Il candidato Leoluca Orlando, presentato dall'opposizione, non è stato nominato per la mancanza, anche in questo caso, dei rappresentanti della maggioranza e del conseguente numero legale per procedere alla votazione. Con quella di oggi, sono ormai quattro le volte che il processo di nomina è andato a vuoto. Prima della chiusura estiva dei lavori parlamentare, rimane ancora del temo per recuperare, ma è molto probabile che il tutto abbia luogo a settembre.

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