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Afghanistan, domani in Italia

la salma di Di Lisio

Albina Perri
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 «Mancano soltanto tre mesi di guerra...solo tre mesi». Così Alessandro scriveva sul suo profilo di Facebook agli amici. Alessandro, però, a casa non tornerà: è saltato su una bomba lungo la strada che porta a Farah, in Afghanistan. Tre compagni sono rimasti feriti: la pattuglia di paracadutisti della Folgore e del Primo Reggimento Bersaglieri è stata colpita al primo mezzo della colonna. Uno versa in condizioni più serie degli altri, ma nessuno è in pericolo di vita. La vittima, il primo caporal maggiore Alessandro Di Lisio, era di Campobasso. Era nato il 15 maggio 1984: aveva 25 anni. La notizia è stata diffusa con un comunicato dal Regional Comand West delle forze internazionali. Giovedì la salma rientrerà in Italia, mentre i tre feriti sono stati spostati all'ospedale di Kandahar. La salma sosterà in una camera ardente all'ospedale militare del Celio. Qui riceverà gli omaggi delle autorità per poi partire alla volta di Campobasso, città natale del ragazzo. Nel capoluogo molisano la salma sosterà in un'altra camera ardente, all'interno della caserma Pepe, sede del comando militare regionale molisano dell'Esercito, per consentire alla cittadinanza di rendergli omaggio. Ancora da fissare è invece l'ora delle esequie.

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