Il Csm: la "blocca processi"
è un'amnistia occulta
Il Csm dice la sua sulla Blocca processi. La bozza di testo del Consiglio della Magistratura è una stroncatura netta. Dice il Csm che la norma è «una sorta di amnistia occulta» applicata «al di fuori della procedura prevista dall'articolo 79 della Costituzione». La bozza di parere del Csm, che non è comunque vincolante, è stata presentata oggi in Sesta Commissione. La tanto contestata norma prevede la possibilità per i presidenti di tribunali di sospendere i procedimenti vicini alla prescrizione o che riguardano reati coperti dall'indulto. La "blocca processi" era stata approvata lunedì dal Senato con 166 voti favorevoli, 123 contrari e un astenuto, sollevando l'ira dell'opposizione, che l'ha ribattezzata norma "salva premier". In Aula, tra i banchi dell'Italia dei valori di Antonio di Pietro era stato esposto uno striscione con la scritta "E' tornato il caimano". La vicenda però parte da più lontano, precisamente da quando il premier Berlusconi aveva deciso di riprendere in considerazione il lodo Schifani, che prevede l'immunità per le cinque massime cariche dello Stato nel corso del loro mandato. Nelle polemiche era stato richiesto anche l'intervento del presidente Napoletano, chiamato in giudizio anche da Francesco Cossiga, che lo invitava, testualmente, a stracciarlo.Nonostante le polemiche, il ministro della Giustizia Angelino Alfano sempre nella giornata di lunedì aveva confermato che il nuovo lodo Schifani verrà affrontato nel Consiglio dei ministri in programma venerdì, precisando che saranno quattro e non cinque le cariche interessate: il presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio e quelli delle due Camere, non il presidente della Corte costituzionale, perché "primus inter pares" senza una legittimazione elettorale.