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Emergenza immigrazione

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Maroni: è una falsa polemica

Albina Perri
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Roberto Maroni prende la parola sull'ultima vicenda immigrazione e sgombera il campo da qualsiasi fraintendimento. “E' una polemica basata su pregiudizi e falsità”, ha affermato il ministro dell'Interno dopo l'opposizione ha chiesto al governo di riferire in Aula sullo stato di emergenza dichiarato in seguito al Consiglio dei ministri di oggi. Il responsabile del Viminale ha ricordato che si tratta della medesima ordinanza prorogata per ben sei volta dal 2002 ad oggi anche dal governo Prodi. Niente di nuovo, di fatto, sotto il sole dell'estate ed infatti domani Libero pubblicherà una copia dell'ordinanza emessa nel 2007 dal governo di Romano Prodi. “Sarò ben lieto di riferire in Parlamento la prossima settimana anche per vedere cosa avrà da dire chi, in governi precedenti, ha preso questo provvedimento prima di me”, ha risposto a chi, come il ministro ombra dell'Interno Marco Menniti (Pd) ha manifestato perplessità di fronte alla scelta dell'esecutivo di centrodestra. “Oggi in Consiglio dei ministri Berlusconi non ne ha parlato perché evidentemente ha ritenuto che la ripetizione di un fatto che persiste dal 2002 fosse di ordinaria amministrazione. C'è una ipersensibilità su questi temi, anche una semplice proroga diventa un attentato contro i diritti”. Una polemica che non solo nasce da pregiudizi e falsità, ma che proprio si basa sul nulla. Eppure il presidente della Camera Gianfranco Fini si era trovato costretto a chiedere al governo di riferire il più presto possibile in Parlamento dopo le lamentele provenienti dalle file dell'opposizione. L'appuntamento è per martedì, quando il ministro Maroni si farà trovare pronto per mettere la parola fine sull'ennesimo capitolo della emergenza immigrati. Nel frattempo è raddoppiato il numero degli sbarchi sulle coste italiane: dalle 5.378 persone nel primo semestre 2007 alle 10.611 nello stesso periodo di quest'anno. Colpa dell'accordo con la Libia che non è ancora operativo: “Stiamo lavorando affinché la Libia dia il via libera all'accordo, dopodichè il problema sbarchi si risolverà”, ha continuato Maroni. Nel comunicato incriminato dall'opposizione si leggeva che il governo “ha inoltre approvato l'estensione all'intero territorio nazionale della dichiarazione dello stato di emergenza per il persistente ed eccezionale afflusso di cittadini extracomunitari, al fine di potenziare le attività di contrasto e di gestione del fenomeno”. Ignazio La Russa, titolare del ministero della Difesa, aveva spiegato che l'estensione “dalle attuali tre regioni” a tutto il Paese risponde “solo a esigenze organizzative: serve facilitare una risposta dello Stato e non cambia quello che già c'è”. Aveva poi aggiunto che non verranno coinvolte le forze armate.

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