Berlusconi contro Annozero:
tutto il Pdl dovrà difendermi
Una cosa è certa: non finisce qua. E se nella prima puntata Michele Santoro si è paragonato a San Lorenzo martire approfittando di un discorso del card. Bagnasco, chissà cosa succederà nella seconda puntata di giovedì prossimo. Berlusconi irritato: "Ora tutti dovranno difendermi, anche Fini" - Venerdì le minacce del Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola di convocare i vertici della Rai. Sabato, da Pittsburgh, dove ha partecipato al G20, filtra la profonda irritazione del premier Berlusconi. I resoconti della puntata di Annozero, riferisce chi ha potuto parlargli, lo hanno mandato su tutte le furie. In particolare, al presidente del Consiglio non sarebbe andato giù il servizio su Patrizia D'Addario, la escort barese che ha detto di aver passato con lui una notte a palazzo Grazioli. Il suo umore è diventato pessimo. A fatica sarebbe stato convinto a fare la conferenza stampa al termine del summit, visto che inizialmente voleva evitare qualsiasi contatto con i giornalisti. Nel timore, forse, di non tenersi e dire quello che già in passato aveva più volte sostenuto. E cioè che non è accettabile che una televisione pubblica, con i soldi dei contribuenti, attacchi il governo in modo così poco obiettivo; che quello andato in onda, come altre volte, è un linciaggio senza contraddittorio. Da qui i contatti con Claudio Scajola dai quali è scaturita la dura presa di posizione del ministro contro la trasmissione di Santoro, con l'annuncio di un'imminente convocazione dei vertici Rai. L'intenzione del Cavaliere, spiega chi ha avuto modo di sentirlo a margine del Vertice, sarebbe quella di farne un caso politico su cui l'intero Pdl deve intervenire senza distinzioni. Insomma, una resa dei conti in cui tutti dovranno schierarsi a fianco del Cavaliere. Quasi una chiamata alle armi dove lo slogan sarà: «Chi non è me, è contro di me». Per Berlusconi infatti è fondamentale che ci sia la solidarietà di tutti all'interno della coalizione. Il suo pensiero andrebbe anche a Gianfranco Fini. D'Alema: "Inopportuno intervento del governo" - L'intervento del governo su Annozero «è del tutto inopportuno». Lo afferma Massimo D'Alema, presidente della Fondazione Italiani Europei, a margine della giornata di studio su “Intellettuali e partiti politici nella storia della Repubblica” in corso a Torino. Secondo D'Alema, le polemiche sollevate sulla trasmissione di Michele Santoro confermano «un atteggiamento di intolleranza da parte del governo, o al meno di alcune personalità del governo, verso la libertà dell'informazione» Aiart: "Programma fazioso ma riequilibria l'informazione" - «Il programma di Santoro è senza dubbio fazioso e di parte, ma ha riequilibrato l'informazione che da qualche tempo tempo la Rai propone ai cittadini». Lo afferma il presidente dell'associazione di telespettatori cattolici Aiart, Luca Borgomeo. «Specialmente il Tg1 ha occultato e criptato troppe notizie – continua Borgomeo – In quest'ottica, Annozero assume i connotati di una ventata fresca nel servizio pubblico» Non si placano le polemiche su Annozero e sulla prima puntata, andata in onda giovedì sera, sulla libertà d'informazione. «È ora di finirla. È l'ennesima puntata di una campagna mediatica basata sui pruriti, sulla spazzatura, sulla vergogna, sull'infamia, sulle porcherie». Questo il commento del ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola sul programma condotto da Michele Santoro. Scajola ha annunciato: «Convocherò i vertici della Rai per verificare se trasmissioni come Annozero rispettino l'impegno, assunto dalla Rai nel contratto di servizio, a garantire un'informazione completa e imparziale. La televisione non può sostituire le aule dei tribunali soprattutto quando la magistratura non ha rilevato alcun elemento per aprire inchieste sul presidente del Consiglio. Stiamo attraversando una stagione di veleni che sconcerta i cittadini»- «Queste aggressioni – ha concluso Scajola – sono la risposta disperata alla politica del fare del Governo Berlusconi, nell'illusione di sovvertire il risultato elettorale. La politica non può arrendersi a questa logica». Gentiloni: «Scajola fuori legge» – «L'intervento del ministro Scajola è un tentativo senza precedenti e fuori dalla legge di imporre una censura governativa sulla Rai», ha rispoto Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione del Pd. «L'editore della Rai è il Parlamento e il compito di vigilare sul pluralismo è affidato alle Camere attraverso la commissione di Vigilanza. Il contratto di servizio – aggiunge Gentiloni - non dà al governo alcun potere di intervento editoriale e sui programmi. Mi auguro che i vertici Rai sappiano salvaguardare l'autonomia dell'azienda e il rispetto della legge». Santoro fa disfa briga. Parla e fa parlare di sé. Eppure, nonostante l'esordio di Annozero sia stato anticipato da una bagarre (e di conseguenza da una pubblicità) che non finiva più, la prima puntata andata in onda giovedì sera su Raidue non spacca: Annozero è battuto da Don Matteo. I dati parlano chiaro: il telefilm interpretato da Terence Hill e Nino Frassica è stato seguito nella prima parte da 6 milioni 603 mila spettatori (23,56% di share) e nella seconda da 5 milioni 734 spettatori (24,02% di share). Santoro e la sua ‘travagliata' gang sono stati seguiti da 5milioni e 502mila telespettatori, pari al 22,88% di share. Ma il presidente della Rai, Paolo Garimberti, ridimensiona il risultato ottenuto dal programma su Raidue: "L'attesa era grande, il buon risultato di ascolti è frutto anche di questo". Sul fronte Mediaset, la prima serata diCanale 5, con il film di Ale e Franz, è stata seguita da 3 milioni 268 milioni di ascoltatori, pari al 13,24 per cento di share.