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Battisti: se rientro è finita

Il Brasile: l'Italia ci umilia

Silvia Tironi
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Ilcaso di Cesare Battisti torna allaribalta. E mentre l'ex membro dei Proletari Armati per il Comunismo, dallepagine del settimanale ‘Oggi', torna a manifestare la propria paura di esserecondotto nelle patrie galere (“Non riesco a immaginare l'ipotesi di essereestradato in Italia. E certamente temo per la mia vita se fossi rinchiuso inuna prigione italiana, sarebbe una morte annunciata. Significherebbeconsegnarmi nelle mani dei miei avversari politici, che oggi occupano incarichidi governo, come nel caso del ministro La Russa) dal Brasile (dove Battisti si trova) sifanno forti i segnali si disappunto nei confronti dell'Italia. Secondo il ministrodella Giustizia brasiliano, Tarso Genro le interferenze del governo italianosul caso Battisti sono "una vergogna per chi le mette in atto e untentativo di umiliare il Brasile". Giovedìil tribunale supremo federale dovrà pronunciarsi sulla richiesta diestradizione in Italia dell'ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo(Pac). Il governo italiano "non ha alcun potere per entrare nellequestioni giudiziarie" del Brasile e si tratta di "un insulto alnostro Stato e alla democrazia del Paese", ha aggiunto il Guardasigilli inuna dichiarazione al quotidiano brasiliano, Estadao. Battisti intantosi dice «molto fiducioso. Per chi ha combattuto la battaglia che ho combattutoio, contro il potere politico italiano, il pareggio che si è finora realizzatotra i giudici è già una vittoria. Ho fiducia nel Supremo Tribunal Federal e nelpresidente Lula: la mia estradizione sarebbe in contraddizione con la storia dientrambi». E aggiunge, pensando a un futuro di uomo libero in Brasile: «IlBrasile è il Paese che mi ha accolto. E non ho mai smesso di scrivere. Infattiho appena firmato un contratto per pubblicare il mio ultimo libro Essere bambùcon la casa editrice brasiliana Martins Fontes, di San Paolo. Rimango moltotriste pensando che in Italia la storia della mia vita sia stata raccontata contanta falsità. Coloro che hanno interesse a falsificare la storia sappiano chela verità finirà sempre per rivelarsi».

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