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Alì Agca libero a gennaio

Due milioni per un'intervista

Silvia Tironi
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Ilprossimo 18 gennaio tornerà libero. E già attorno alla sua persona si stacreando un business pazzesco: un'intervista esclusiva ad Alì Agca, l'attentatoredi Giovanni Paolo II, costerà ben due milioni di dollari. È quanto è disposta apagare una tv americana. Agca si trova attualmente in carcere in Turchia, dovesta scontando una pena per l'omicidio di un giornalista turco, di cui si èmacchiato prima ancora di prendere parte all'attentato ai danni di KarolWojtyla, avvenuto13 maggio 1981, e per il quale è stato già graziato nel 2000,dopo 19 anni di prigione, dall'allora presidente della Repubblica Carlo AzeglioCiampi. Alì Agca avrebbe già espresso il desiderio di non rimanere nel proprio Paese,una volta in libertà, ma di poter vivere a Roma. Lo anticipa il quotidiano la Repubblica. E tra leprime cose che vorrebbe fare da uomo libero c'è il recarsi in pellegrinaggioalla tomba di Karol Wojtyla, che già nel 1983 lo incontrò in carcere e loperdonò per l'attentato. Come prevedibile, lanotizia del lauto compenso non sono sta suscitando sdegno tra i più, ma sta giàsollevando profondo malumore nel mondo politico italiano. Di «degenerazione delsistema dell'informazione a livello mondiale» e di atto vergognoso parla ilcapogruppo del Pdl al Senato MaurizioGasparri, il quale invita a «fare luce su questo scandalo affinché questatelevisione, a qualsiasi nazione appartenga, venga boicottata in ogni modo. Ladegenerazione del mercato non può portare ad un orrore di questa portata.Terroristi e assassini devono tacere non diventare ricche star».

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