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Berlusconi: "Io premier con le palle"

Poi attacca i giudici: "Comandano solo loro"

Maria Acqua Simi
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Silvio Berlusconi, oggi a Bonn per il congresso del Ppe, non va per il sottile. Parla dei giudici che si sono sostituiti al Parlamento, di sinistra allo sbando, maggioranza coesa e di sè dice: "esiste una sinistra che mi ha attaccato inventandosi calunnie di tutti i tipi che però mi hanno rafforzato perché la gente dice: mamma mia dove troviamo uno forte e duro con le palle come Berlusconi". E conclude attaccando la magistratura, annunciando di voler riformare la Carta costituzionale per porre fine a una "fase di transizione". Alla platera parla di "partito dei giudici" che si rende sovrano: "Il Parlamento fa le leggi, ma se queste non piacciono al partito dei giudici questo si rivolge alla Corte Costituzionale e la Corte abroga la legge", ha detto il premier. Poi ha proseguito: "Stiamo lavorando per cambiare questa situazione anche attraverso una riforma della Costituzione". La Consulta, attacca, "da organo di garanzia si è trasformata in organo politico". E una delle cause è che "abbiamo avuto purtroppo tre presidenti della Repubblica consecutivi tutti di sinistra". Una sinistra "allo sbando", che ricorre ai processi per "avere ragione del centrodestra". Spiega ancora il Cav: "Sono stato investito da una serie di 103 procedimenti, 913 giudici si sono interessati di me, 587 visite della polizia giudiziaria e della Guardia di finanza, 2520 udienze: credo che sia il record universale della storia, però soltanto assoluzioni perché per fortuna è una parte dei giudici che sta con la sinistra. In Italia non c'è l'immunità parlamentare, in Italia i pm non dipendono dal governo e si è formato nella sinistra un partito dei giudici, non riuscendo la sinistra che è divisa e allo sbando, ad avere ragione attraverso la politica, cerca di avere ragione del centrodestra attraverso i processi".

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