Indagini su Abdulmutallab
Passò anche da Roma
Grande attenzione sulla tappa romana di Farouk Abdulmutallab, il terrorista nigeriano arrestato il 24 dicembre scorso dopo aver tentato di far esplodere un ordigno sul volo Amsterdam-Detroit. E' emerso infatti che l'attentatore nigeriano ha visitato nell'agosto scorso la Gran Bretagna, l'Italia, il Togo e gli Emirati Arabi prima di raggiungere lo Yemen. A questo proposito, fonti degli apparati di prevenzione sottolineano che "sono in corso verifiche per appurare se dalla presenza nella capitale di Abdulmutallab possano scaturire riscontri di interesse per le indagini". sono in corso verifiche per appurare se dalla presenza nella capitale di Abdulmutallab possano scaturire riscontri di interesse per le indagini In particolare, si punta ad accertare se l'uomo abbia incontrato qualcuno nel corso della propria permanenza nella capitale o se invece la tappa romana sia stata soltanto un veloce scalo verso altre destinazioni. Un aspetto, questo, considerato cruciale per quanto riguarda i possibili profili di sicurezza interna nell'attività di prevenzione del terrorismo internazionale di matrice qaidista. In attesa degli sviluppi investigativi legati al viaggio della scorsa estate da parte dell'attentatore nigeriano, sono state ulteriormente rafforzate le misure di sicurezza. Più controlli e guardia innalzata non soltanto negli aeroporti ma anche in prossimità di porti, stazioni ferroviarie e fermate della metropolitana. Del resto non serviva certo il viaggio romano di Abdulmutalleb per confermare che anche in Italia permane il rischio-terrorismo. Lo stesso ministro dell'Interno, Roberto Maroni, in un'intervista al Corriere della Sera, ha sottolineato come nel nostro Paese vi siano segnali di pericolo, e, soprattutto un rischio "emulazione" che ha "fatto scattare misure più alte su tutti i possibili obiettivi".