Silvio spegne le polemiche:
basta menzogne, l'Ici non torna
Passeggiando per Roma, Silvio Berlusconi coglie l'occasione per mettere a tacere le polemiche sull'Ici. Nega tutto, la tassa sulla prima casa non tornerà. Per il Cavaliere “siamo davvero al festival della menzogna”. “La casa è un bene primario per ogni famiglia italiana. Abbiamo tolto l'Ici e non ci sarà nessun'altra imposizione”, rassicura. Le stesse prese di posizione arrivano da tutto il centrodestra, che nega la possibilità che l'Ici possa ritornare con la riforma del federalismo. Anche la Lega sgombra il campo da qualsiasi dubbio: “Piuttosto che rimettere l'Ici, una tassa ingiusta, espropriativa, morta e sepolta prendo una tanica di benzina e vado a bruciarmi davanti al Quirinale”, dichiara Roberto Calderoli. Sulla stessa linea Daniele Capezzone: “L'Ici è una pagina del passato, che il governo Berlusconi ha opportunamente cancellato. Non tornerà. Ormai lo spettro dell'Ici continua ad esistere solo nella confusa propaganda della sinistra”. Il federalismo fiscale resta comunque al centro del dibattito nella maggioranza. In un'intervista al Secolo d'Italia, il vicepresidente dei deputati del Pdl, Italo Bocchino, chiede che si approfondisca ulteriormente il testo in modo da evitare che non diventi “una bandiera della Lega”. “La prossima settimana il documento sarà discusso con i gruppi parlamentari, perchè è evidente che l'intelaiatura del progetto è condivisa, ma c'è da sviluppare un approfondimento di metodo e di merito che renda questo provvedimento non solo una bandiera della Lega Nord e che possa essere condiviso e metabolizzato da tutte le forze politiche della maggioranza”, lascia detto Bocchino. Gli risponde proprio Calderoli in qualità di ministro per la Semplificazione normativa: “Il federalismo della Lega era quello della Lombardia. Questo invece è il federalismo di tutti, è costituzionale prima che solidale perchè garantisce i diritti e i doveri di tutti i cittadini ed è il frutto dei suggerimenti di tutte le forze politiche e di tutte le aree del paese”. Per chiudere una frecciatina polemica: “E' da mesi che lavoriamo tutti insieme per raggiungere un risultato positivo. Detto questo l'unica cosa che io e la Lega non accettiamo è che su temi tanto delicati ci possa essere qualcuno che si prenda un mese e mezzo di ferie mentre noi abbiamo lavorato duro tutta l'estate”.