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Vauro prende mille euro a botta

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Ma il vignettista di Anno Zero si lamenta: "Mi pagano solo a puntata"

Maria Acqua Simi
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Vauro per le sue vignette satiriche prende mille euro a botta. Cioè, mille euro per ogni puntata. A rivelarlo, ieri durante la trasmissione Anno Zero, il ministro Roberto Castelli. Vauro però s'è inviperito, ché la verità ti fa male lo sai. Così si è sentito in dovere di precisare: «Mille euro? Sì ma a puntata non a vignetta e per di più lordi. Non mi lamento, nè mi straccio le vesti ma è giusto precisare». Perché ieri sera il ministro Roberto Castelli, in diretta ad Anno Zero, aveva parlato di un compenso di mille euro a vignetta per il vignettista di Santoro and Co.  Mi pagano mille euro a puntata. Non a vignetta. Se Castelli volesse fare qualcosa... «Magari!», scherza lui. E aggiunge «Comunque, visto che Castelli è nella compagine di governo e che la Rai è la televisione pubblica sono certo che farà di tutto per farmi avere mille euro a vignetta...». Vauro sottolinea che lui è un contrattista Rai e che - se dovesse vivere soltanto dei questo - non sarebbe una passeggiata di salute: «Ricordo che Annozero non va in onda tutto l'anno e che noi come contrattisti non abbiamo quelle tutele che hanno i dipendenti, come la tredicesima e via dicendo. Ciò detto, non mi lamento ma è utile ripristinare la verità perché magari qualcuno ha creduto a Castelli». Epperò quel che Vauro non dice è che non vive solo di questo. Prima ci fu, fino al 2006, la collaborazione col Manifesto. Adesso, quella con Anno Zero e Peace Reporter.  Più una trentina di libri in circolazione, che vendono e fruttano. Senza contare la partecipazione ad eventi e convegni sui fumetti. Insomma, solo con la trasmissione di Santoro il nostro Vauro si porta a casa più di 4000 euro al mese. A cui dobbiamo aggiungere tutto il resto. Così, vederlo piangere miseria, questa volta non ci fa sorridere. Nemmeno un po'.

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