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Ragazza pakistana rapita: ritrovata a Pesaro

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Non voleva il matrimonio combinato. Arrestati i genitori

Michela Ravalico
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È stata ritrovata questa mattina vicino Pesaro, in buone condizioni di salute, Almas Mahmood, la ragazza pachistana di 17 anni rapita ieri dal padre da un cento di accoglienza di Fano, al quale era stata affidata dal Tribunale dei Minori. Il padre, Akatar Mahmood, 40 anni, è stato arrestato.  Arrestati il padre e la madre. La giovane era stata affidata al centro di prima accoglienza fanese Cante di Montevecchio dai giudici del Tribunale dei Minori di Ancona dopo essere stata tolta alla famiglia perché vittima dei maltrattamenti del padre. Proprio per la gravità delle accuse all'uomo sarebbe stato proibito di incontrarla. Stamattina il padre è andato a riprenderla con la forza. Un padre-padrone che maltrattava la ragazza. Sarebbero questi i motivi per cui l'estate scorsa il Tribunale dei Minori di Ancona ha la ragazza pakistana dai genitori. Il padre della giovane vive a Senigallia, insieme alla moglie, e fa il venditore ambulante. A Fano viene descritto come un uomo molto duro, che probabilmente voleva imporre alla figlia stile di vita e prescrizioni di comportamento, anche religiose. Il Tribunale aveva affidato la ragazzina ai Servizi sociali del Comune di Senigallia, che a sua volta aveva ottenuto una sistemazione presso la onlus fanese di via Palazzi 5, che accoglie malati lungodegenti e minori bisognosi. Tempo addietro, i responsabili di Cante di Montevecchio avevano anche tentato un riavvicinamento della diciassettenne alla famiglia, accompagnandola a fare visita ai genitori, a Senigallia. Ma l'accoglienza del genitore sembra fosse stata pessima. La diciassettenne nell'aprile scorso era finita all'ospedale, a Senigallia, per le botte ricevute dal genitore, che non accettava le sue amicizie italiane, lo stile di vita “troppo occidentale”.

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