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Obama: la recessione ha bruciato 7 milioni di posti di lavoro

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Il presidente prova a riconquistare la middle class creando occupazione. "Il sogno americano non è morto"

Michela Ravalico
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"Abbiamo creato due milioni di posti di lavoro, ma ne abbiamo persi sette come conseguenza della recessione. E' un'epidemia che richiede da parte nostra una risposta forte e continua". E' il presidente americano Barack Obama a parlare, durante una conferenza stampa in cui ha illustrato le nuove iniziative della Casa Bianca a sostegno della middle class.  Per il presidente Obama, "il recupero dell'occupazione è in assoluto il più importante degli impegni di governo". Obama, primo presidente di colore della storia degli Stati Uniti, non perde la speranza. Nonostante la recessione, ha detto Obama, il sogno americano è ancora vivo, anche per i lavoratori, anche se la crisi economica lo ha reso sempre più difficile da realizzare. "Troppi americani - ha detto il presidente - hanno pagato di tasca loro per la recessione, prima ancora che sapessimo di essere in recessione". Per questo il presidente si è impegnato a "combattere per i lavoratori e garantire che le famiglie abbiano una voce alla Casa Bianca". I nuovi programmi a sostegno di lavoratori e famiglie saranno al centro del discorso sullo stato dell'Unione di mercoledì notte, di fronte al Congresso in seduta plenaria.

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