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Francia, divieto di burqa

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La commissione di studio del Parlamento lo bandisce dai luoghi pubblici

Albina Perri
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Le donne velate offendono i valori nazionali della Francia. Per questo il Paese va verso il divieto del burqa e del niqab nei luoghi pubblici. La commissione di studio istituita dal Parlamento francese ha infatti raccomandato che il velo islamico che copre interamente il volto delle donne sia vietato in tutte le scuole, gli ospedali, i trasporti pubblici e negli uffici statali. Sarko: non possiamo accettare nel nostro paese delle donne prigioniere dietro una griglia, tagliate dalla vita sociale, private di ogni identità Nel 2004 Jacques Chirac vietò che le donne islamiche indossassero il velo a scuola e negli edifici pubblici di tutta la Francia, al pari di ogni altro simbolo religioso ostentato in luogo pubblico in cui convivano persone di etnie e religione diverse. Oggi anche Sarkozy si dice contrario al burqa. Sarkozy, difendendo la dignità della donna e in nome della sua libertà, ha dato il suo appoggio ad una petizione contro il burqa, presentata da circa 60 deputati di tutte le fazioni: “Non possiamo accettare nel nostro paese delle donne prigioniere dietro una griglia, tagliate dalla vita sociale, private di ogni identità. Non è l'idea che la repubblica francese si fa della dignità della donna”. "Non è un problema religioso ma un problema di libertà. Il Parlamento si è fatto carico della questione, è la strada migliore. Bisogna che tutte le opinioni siano espresse", ha detto Sarko lo scorso giugno. Favorevole anche Mara Carfagna- "Sono favorevole alle norme che pongano il divieto di simboli religiosi che vogliono tenere la donna in una condizione di sottomissione". Lo dice il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, commentando il rapporto dei parlamentari francesi che propongono la proibizione del velo integrale per chi usufruisce dei servizi pubblici. "E' giusto impedire che certe pratiche si possano diffondere" anche in Italia, spiega la Carfagna.  "Il problema delle imposizioni di un certo estremismo religioso - ha detto - cominicia a manifestarsi anche in Italia e penso sia giusto impedire che certe pratiche si possano diffondere in un Paese come il nostro dove le donne hanno lottato per decenni per l'emancipazione e la libertà. E anche le donne di fede islamica devono poter trarre beneficio da queste lotte e dei diritti conquistati. Io non ho mai creduto a quelle donne che dichiarano di scegliere il burqa, perché - ha argomentato Mara Carfagna - una limitazione della libertà non può essere una scelta autenticamente libera".

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