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Il Cav. intercede per Alcoa: "Restate in Italia"

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Il premier scrive una lettera all'amministratore delegato della multinazionale

francesca Belotti
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Nella crisi Alcoa è intervenuto direttamente il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi. "Restate in Italia - ha scritto il premier in una lettera al presidente e amministratore delegato Klaus Kleinfeld - Una scelta diversa da parte dell'Alcoa produrrebbe gravi crisi sociali in aree disagiate del Paese e potrebbe modificare i rapporti fra il Governo italiano e la  multinazionale". I fatti - Venerdì mattina l'aeroporto di Cagliari-Elmas è stato chiuso per motivi di ordine pubblico e i voli in arrivo sono stati dirottati sugli altri scali alternativi di Alghero e Olbia a causa della manifestazione dei lavoratori dello stabilimento Alcoa di Portovesme. Sono scoppiati dei tafferugli sulla pista dell'aeroporto tra polizia e carabinieri in assetto antisommossa e operai dell'Alcoa che occupano da questa mattina l'aerostazione e che, dopo aver occupato il piazzale di parcheggio, hanno cercato di raggiungere la pista principale. Gli operai, che hanno bloccato le partenze raggiungendo anche i gate dal 10 al 18 dove manifestano con bandiere e cori, hanno permesso lo sbarco dei passeggeri di un aereo giunto da Fiumicino, mentre è tuttora bloccato di traverso sull'ampio piazzale un velivolo Meridiana. Sono stati fatti scendere dopo oltre un'ora di attesa sul velivolo, i 131 passeggeri dell'aereo della Ryanair che sarebbe dovuto decollare alle 10:25 diretto a Treviso: la tratta è stata cancellata dalla compagnia. I lavoratori manifestano contro la decisione della multinazionale statunitense di fermare gli impianti per sei mesi. Alle 13:46 lo scalo è tornato operativo. La riapertura dell'aeroporto del capoluogo sardo è stata autorizzata dalle autorità aeronautiche al termine delle operazioni di bonifica dell'area partenze e dei varchi dei controlli di sicurezza che erano stati occupati per quattro ore dagli operai Alcoa

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