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Nucleare, lontano l'accordo con l'Iran

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Usa: "Incomprensibile atteggiamento di sfida di Teheran"

Eleonora Crisafulli
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È deludente la risposta dell'Iran al programma nucleare. Ad affermarlo è il segretario alla difesa americano, Robert Gates, che ha escluso che le potenze occidentali e Teheran siano vicini ad un accordo. Dall'Occidente «verrà una risposta» solo se l'Iran darà seguito alla «proposta originaria» del gruppo Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania. Nessuana risposta - Anche il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, James Jones, ha ammonito oggi Teheran a dare delle risposte sul proprio programma, pena l'imposizione di nuove sanzioni: «Il livello senza precedenti del consenso internazionale e unità nei confronti dell'Iran rispetto al suo programma nucleare dimostra che Teheran deve assumersi le proprie responsabilità o rischia sanzioni più forti e forse anche un maggiore isolamento». Tuttavia, intervenendo alla conferenza internazionale sulla sicurezza, Jones ha ribadito che «la porta della diplomazia con l'Iran rimane aperta, nonostante l'incomprensibile atteggiamento di sfida dell'Iran». Un atteggiamento, ha sottolineato, «che adesso richiede a tutti noi di lavorare insieme, come alleati e partner, su un secondo binario di maggiori pressioni». La proposta iraniana - Ieri, nella prima giornata della conferenza, il ministro degli esteri Manuchehr Mottaki si era detto ottimista su un prossimo accordo sull'arricchimento dell'uranio iraniano all'estero. Tuttavia, Teheran vuole fissare le quantità di uranio da esportare per essere arricchite, in base alle proprie necessità. La proposta originaria del gruppo 5+1 prevede invece che l'Iran consegni 1.200 dei 1.500 kg di uranio arricchito al 3,5 per cento di cui dispone, per poi vedersi restituire lo stesso stock arricchito al 20%, da utilizzare per un impianto dove si producono isotopi per la cura dei tumori.

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