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La musica è già "scritta" nel cervello

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A 2 giorni di vita siamo in grado di riconoscere le note e le stonature

Monica Rizzello
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La musica sarebbe già “scritta” nel cervello umano, se è vero che già a due giorni di vita siamo in grado di riconoscere le note e persino di accorgerci delle stonature, come dimostra una ricerca italiana pubblicata dalla rivista Pnas. Il team di ricercatori, guidato da Daniela Perani dell'università Vita-Salute del San Raffaele di Milano, ha monitorato diciotto bambini di due giorni di vita mentre ascoltavano musica, sottoponendoli a una risonanza magnetica funzionale, una tecnica che permette di vedere il cervello al lavoro. In questo modo, i neonati hanno evidenziato risposte allo stimolo musicale, come quelle degli adulti, cioè attivazioni di specifiche regioni dell'emisfero di destra. Inoltre, il team ha notato che la reazione a una musica “sbagliata”, in cui cioè erano state introdotte delle dissonanze, era diversa da quella avuta con l'ascolto di melodie “giuste”. «Questo - concludono gli autori - dimostra che, sin dai primi giorni di vita, esiste nel nostro cervello una specializzazione musicale, capace di riconoscere la musica e le sue distorsioni».

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