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Asilo comunale accetta solo bimbi cristiani

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Succede a Mantova ed è polemica

Monica Rizzello
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Può un asilo pubblico, comunale, comportarsi come uno privato? Succede nella provincia di Mantova, a Goito, dove un asilo comunale accetterà solo bambini che provengono da famiglie che vivono secondo «l'ispirazione cristiana della vita». Lo stabilisce un regolamento, proposto dal centrodestra e approvato in Comune. Per la prima volta, un Comune subordina un servizio pubblico alla fede religiosa. La vicenda è riportata dalla Gazzetta di Mantova. Il regolamento delle polemiche – un esposto è già stato presentato all'Associazione nazionale dei Comuni italiani – pone infatti come condizione per poter iscrivere il figlio all'asilo, alcune condizioni religiose, soprattutto la provenienza da una famiglia cattolica o cristiana, escludendo così molte famiglie di immigrati, spesso di diverso orientamento religioso. Inoltre, «l'ispirazione cristiana della vita» potrebbe escludere, se seguita alla lettera, i figli di divorziati o non credenti. La giunta e il sindaco Anita Marchetti motivano la decisione con il fatto che, «pur essendo l'asilo pubblico, da sempre viene gestito secondo criteri che si ispirano al cristianesimo». L'opposizione ha sollevato il problema dell'incostituzionalità del regolamento, poiché la Costituzione italiana stabilisce, tra l'altro, che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, «senza distinzione di religione». In ogni caso, la maggioranza – area Udc, appoggiata da parte del Pdl e Lega Nord – ci tiene a precisare che precludere l'iscrizione all'asilo, da sempre gestito con valori cristiani, non va contro la Costituzione, ma ha semplicemente l'obiettivo di rispettare la tradizione della gestione.

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