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"Prima volta" senza protezione per le adolescenti italiane

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Lo rivela la Società italiana di ginecologia e ostetricia

Monica Rizzello
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La “prima volta” per le adolescenti italiane è senza protezione. Lo rivela la Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), che oggi a Roma ha presentato il progetto educazionale “Scegli tu”, con un decalogo da seguire quando in tv si parla di sessualità. La “prima volta” è infatti senza protezione per quattro adolescenti italiane su 10 (37%), che, in media, scoprono il sesso a 16 anni. Il 17% non si pone proprio il problema – come gravidanze indesiderate o malattie sessualmente trasmissibili -, mentre il 20% si accontenta del coito interrotto. Dai dati diffusi oggi dalla Sigo emerge, inoltre, che le italiane sono “infedeli” ai metodi contraccettivi, nel senso che passano dalla pillola, al profilattico o al coito interrotto, senza “affezionarsi” a uno in particolare, ma soprattutto, ed è un dato che fa riflettere, il 10% ricorre alla contraccezione d'emergenza. L'Italia si conferma agli ultimi posti in Europa quanto a contraccezione, soprattutto per la mancata volontà di farne uso (53%), l'assenza di conoscenza (38%) o l'errato utilizzo (9%). Per quanto riguarda le teenager, 6 su 10 considerano la “prima volta” soddisfacente. Nel 31% dei casi l'hanno vissuta a casa del partner, nel 26% nella propria, nel 19% in auto, nell'11% all'aperto e nel 10% addirittura a scuola. Chi invece temporeggia e rimanda la prima esperienza, lo fa perché non si sente pronta (38%), perché non ha ancora incontrato il ragazzo giusto (29%), ma c'è anche una percentuale che si dichiara contraria ai rapporti prematrimoniali (19%). Le adolescenti italiane sono rimandate, comunque, sul fronte della conoscenza: il 72,9%, infatti, ha una educazione sessuale insufficiente, mentre solo lo 0,3% delle “under 19” mostra al contrario di saperne, e il 26,5% arriva appena alla sufficienza.

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