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Carolina Kostner precipita

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Cadute, errori, lacrime e un deludente sedicesimo posto

Eleonora Crisafulli
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Se nel corto non aveva volato, nella prova del libero di figura Carolina Kostner è proprio precipitata. In tutti i sensi, sulla pista davanti ai giudici e nella classifica del pattinaggio femminile. Ai Giochi di Vancouver l'azzurra cade più volte, commette molti errori, totalizzando un punteggio di 151.90, troppo poco per competere con le agguerrite asiatiche sul podio e per conservare anche solo il settimo posto con cui aveva concluso la prova del corto. Bisogna rialzarsi - Al disastro in pista seguono delusione e amarezza. Con la voce rotta dal pianto, la Kostner dichiara: «Non sapete quanto male fa, e quanto è difficile dopo una serata così fare l'inchino davanti al pubblico. Si impara dalle sconfitte, con tutte quelle che ho subito il mio futuro dovrebbe essere brillante. Ma io non voglio arrendermi, non posso così, perché me lo merito e se lo merita la gente a cui voglio far vedere quanto bene so pattinare. Non sono balle, il talento è vero. Il mondo non si ferma a stasera, bisogna rialzarsi». Le parole del presidente del Coni, Gianni Petrucci non consolano: «È una grande delusione. C'è molta tristezza perché ci aspettavamo grandi cose da lei. Capisco il suo dramma di atleta, non posso rimproverarle nulla: dispiace perché è una bellezza rara vederla danzare, ma il punteggio parla chiaro». Il podio  - Il sedicesimo posto è un'umiliazione per la campionessa europea. L'oro, come da previsione, è andato alla coreana Yu Na Kim, seguita dalla giapponese Mao Asada. Bronzo alla canadese Joannie Rochette, salita sul podio dopo l'improvvisa scomparsa della madre.

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