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Napoli, poliziotto trovato morto nel condominio

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"Era separato e aveva tre figli"

francesca Belotti
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E' stato trovato morto questa mattina, attorno alle 7 in un condominio a Varcaturo. Era un agente di polizia. Si chiamava Marco Mazzocchi e aveva 45 anni, separato con tre figli. Il poliziotto è stato ucciso a colpi di pistola a Varcaturo, località del giuglianese in provincia di Napoli.  A rendere nota l'identità dell'agente è Eugenio Sarno, segretario generale della Uil Pa Penitenziari, che afferma: “ricordiamo Mazzocchi come una persona equilibrata, sobria e professionalmente inappuntabile. Era preposto alle mansioni di portinaio presso la Casa Circondariale di Pozzuoli e- spiega Sarno -, proprio le sue mansioni in portineria” escluderebbero un delitto maturato nell'ambito carcerario, anche se è ancora troppo presto per dirlo. Per Sarno, con l'omicidio del collega Marco Mazzocchi si chiude una settimana funesta per l'intero sistema penitenziario. “Il bilancio traccia un andamento degli ultimi avvenimenti: un collega morto ammazzato, cinque detenuti morti per suicidio ( Roma, Brescia, Fermo, Padova e Vibo Valentia), tre tentati suicidi (due a Perugia il 24 febbraio ed uno a Siracusa ieri), sei agenti penitenziari feriti (cinque a Padova il 19 febbraio e uno a Piacenza il 22 febbraio), un medico penitenziario aggredito e ferito il 20 febbraio a Bari sono il consuntivo di una settimana violenta per il sistema penitenziario italiano”. “Questi episodi, che seguono ad un periodo di relativa calma, sono campanelli di allarme che non possono e non debbono essere sottovalutati da nessuno -aggiunge Sarno- il governo e il Parlamento dopo la discussione alla Camera dei Deputati sullo stato delle carceri con relativa approvazione di mozioni specifiche, hanno il dovere di legiferare in tal senso, debbono farlo, presto e bene. Corriamo a passo spedito verso quota 67mila detenuti a fronte di una ricettività massima di 43mila posti, non è possibile -conclude- stare fermi in attesa della completa deflagrazione del sistema”.

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