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Nuova frana nel messinese

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Evacuate 120 persone

Eleonora Crisafulli
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La terra frana ancora nel messinese. Nuovi attimi di paura e tensione attraversano le vite degli abitanti di Caronia. Nelle contrade di Lineri e Ricchio il movimento franoso procede a sette chilometri all'ora. Immediata l'evacuazione della zona. Circa 120 persone hanno lasciato le loro case - situate su un'area collinare di circa 50 ettari - sulle cui facciate iniziano a vedersi le prime crepe. Sul posto, nella notte, sono intervenuti carabinieri, forze dell'ordine e uomini della Protezione civile. Il 14 febbraio scorso una frana, sempre nel Messinese, ha interessato il Comune di San Fratello dove è stato evacuato un terzo dei circa 4500 abitanti. Nell'area dei Nebrodi, che comprende anche Caronia, da gennaio si sono registrate circa 250 frane. Comuni a rischio - Secondo un rapporto della Coldiretti, l'84% dei comuni della provincia di Messina è a rischio frane e alluvioni anche per effetto della progressiva cementificazione del territorio e conseguente contrazione dei terreni destinati all'agricoltura. Con 91 comuni in pericolo, la situazione è «più grave rispetto alla media nazionale». In Italia, invece, è a rischio idrogeologico il 70% dei 5.581 comuni totali. Di questi 1.700 sono a rischio frana e 1.285 a rischio di alluvione, mentre 2.596 sono a rischio per entrambe le calamità. La confederazione attribuisce gran parte delle responsabilità alla riduzione dei terreni agricoli diminuiti del 40% negli ultimi 40 anni: «Un territorio grande come due volte la regione Lombardia, per un totale di cinque milioni di ettari equivalenti è stato sottratto all'agricoltura, che interessa oggi una superficie di 12,7 milioni di ettari. Il progressivo abbandono del territorio e il rapido processo di urbanizzazione spesso incontrollata non sono stati accompagnati da un adeguamento della rete di scolo delle acque ed è necessario intervenire per invertire una tendenza che mette a rischio la sicurezza idrogeologica del Paese».

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