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Boicotta le uova in batteria

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Sabato e domenica manifestazione per la gallina libera

Michela Ravalico
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Movimento per la liberazione delle galline. Non è un gruppo neo femminista. E' la battaglia lanciata dalla Lav, lega Antivivisezione, per liberare i poveri volatili dalle gabbie. Davanti alla domanda: meglio una gallina libera oppure una gallina in gabbia? La risposta è scontata: meglio quella libera. Eppure in Italia l'80% delle galline allevate - destinate a produrre uova - vivono ancora nelle strette gabbie di batteria, grandi meno di un foglio A4, senza alcuna possibilità di muoversi, sottoposte a una vita innaturale, per produrre gran parte di quei 12,9 miliardi di uova consumate dalle famiglie italiane in un anno. Consumo di uova  - Nel 2008 il consumo medio per abitante è stato di 224 uova, contro le 219 del 2006. Secondo un'indagine di Eurobarometro, il 62% dei consumatori europei sarebbe disponibile a cambiare il loro abituale supermercato pur di acquistare prodotti maggiormente rispettosi del benessere degli animali. La manifestazione -  Per questo sabato 13 e domenica 14 marzo la Lav (www.lav.it) sarà presente in 350 piazze d'Italia per chiedere ai consumatori e alle istituzioni di orientare le loro preferenze d'acquisto verso uova di galline libere, evitando d'acquistare le uova etichettate con il codice 3 (allevamento in gabbia). Ai tavoli Lav, i cittadini potranno, oltre a firmare le cartoline-appello rivolte ad amministrazioni locali e supermercati invitandoli così a preferire le uova di galline libere, sostenere questa campagna per restituire la libertà alle galline.

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