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Dl salva liste, Pd pronto a ostruzionismo

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I Radicali meditano il ritiro delle liste da tutta Italia. Anzi no

Michela Ravalico
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L'opposizione scende in piazza contro il decreto salva liste Pdl. Manifestazioni di piazza, sit-in, e ostruzionismo in Parlamento saranno le strade che batteranno Pd e radicali per manifestare il dissenso contro la decisione del governo di varere un decreto salva Pdl e contro la decisione di Napolitano di ratificarlo. Salvo l'estrema misura, ventilata dai Radicali, di ritirarsi del tutto dalla corsa per le Regionail. Un gesto estremo per difendere la democrazia, spiegano Filibustering, alias ostruzionismo - Blocco dei lavori parlamentari con interventi a raffica sui provvedimenti all'ordine del giorno di Senato e Camera: contro il decreto salva-liste sarà questa la protesta del Pd che, come hanno annunciato i capigruppo Dario Franceschini e Anna Finocchiaro in una lettera ai presidenti delle Camere, "avrà immediate conseguenze sul nostro atteggiamento parlamentare". A cominciare da lunedì, dunque, alla Camera, il Pd metterà in atto un forte ostruzionismo iscrivendo a parlare decine di deputati già sul primo punto all'ordine del giorno, il decreto che istituisce l'agenzia nazionale per l`amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Al Senato la protestà inizierà martedì, quando all'ordine del giorno, alle 11, è fissato l'esame del provvedimento sul legittimo impedimento per premier e ministri a comparire alle udienze. Radicali verso il ritiro? - I radicali hanno convocato un'assemblea pubblica per martedì per valutare se ritirare le liste da tutta l'Italia dopo la decisione del consiglio dei Ministri di varare un decreto salva liste. In un comunicato diffuso oggi dalla segreteria del partito, si legge «Questa mattina, nel corso di una riunione fra gli esponenti e dirigenti dei vari soggetti radicali, è stato affrontato il dilemma delle scelte da assumere se sia possibile tuttora continuare a giocare, in una situazione in cui lo Stato non riesce a rispondere ad esigenze che non siano di Regime». La riunione, si legge ancora nel testo: «ha deciso di convocare un'Assemblea nazionale dei Radicali per martedì prossimo, a Roma, in un luogo da precisare, per discutere pubblicamente delle decisioni da assumere, convinti che nessuna scelta in questo momento debba esere data per scontata». Il documento si conclude con una citazione di Benedetto Croce: «Esistono momenti nella storia in cui è necessario che vi sia pur qualcuno per il quale Parigi non valga una messa». La Bonino precisa - "Se avessi ascoltato solo me stessa avrei già detto che con i bari non si gioca, ma credo che in questa circostanza sia necessario un confronto con tutte le altre forze che compongono la coalizione". Emma Bonino, dunque, frena sul proposito di uscire di gara e lasciare il campo scoperto. "Non è il momento di salire sull'Aventino" ha concluso la leader radicale nel suo intervento dal Pantheon. Sit-in al Pantheon - Alle 4 e mezza di oggi pomeriggio ci sarà una manifestazione in piazza del Pantheon contro il decreto approvato ieri dal governo. Sono attesi Massimo D'Alema e Dario Franceschini per il Pd, mentre l'Italia dei Valori sarà rappresentata da Stefano Pedica e Nicola Tranfaglia. A Milano la protesta sarà in via Dante. Il cuore della mobilitazione, tuttavia, sarà sabato prossimo 13 marzo con una manifestazione di tutto il centrosinistra che il Pd ha annunciato in una nota con queste parole: "Contro la destra dei sotterfugi e degli imbrogli la parola d'ordine sarà: per vincere, sì alle regole, no ai trucchi". Per domenica, intanto, il Popolo Viola ha convocato, alle 15 in Piazza Navona, un'altra mobilitazione cittadina, allo scopo di denunciare l'incostituzionalità del decreto stesso, e per ribadire il nostro impegno nella difesa della nostra Costituzione con metodi non violenti.

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