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Trieste, vendono 13enne rom per 200 mila euro

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Accusati 4 croati, la vittima destinata ai furti

Monica Rizzello
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Quattro cittadini croati sono accusati di aver venduto e acquistato una bambina rom di tredici anni da destinare alla commissione di furti. Si è infatti conclusa l'operazione Kali, condotta dalla Squadra Mobile di Trieste e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo giuliano. Gli investigatori accusano due cittadini croati, appartenenti ad un gruppo rom, di aver venduto nel settembre dello scorso anno la figlia di tredici anni a due loro connazionali residenti in provincia di Padova per la somma di 200.000 euro. Tre dei quattro protagonisti della vicenda si trovano nel carcere di Trieste con l'accusa di acquisto e alienazione di schiavi e rischiano una condanna a oltre venti anni di carcere. La madre della vittima è ricercata in campo internazionale per l'esecuzione di un mandato di cattura europeo, emesso dalla Procura della Repubblica di Trieste. L'inchiesta era partita nel settembre dello scorso anno, dopo che a Trieste erano stati rintracciati due minori rom, ridotti in schiavitù insieme ad altri coetanei da una banda di zingari finita in carcere nel dicembre del 2009, nel contesto di un altro filone di indagine su abusi commessi ai danni di bambini, denominato Gipsy Child.

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