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Sequestrati a Frisenna beni per 4 milioni di euro

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L'ex assessore di Paternò è ritenuto affiliato al clan Santapaola-Ercolano

Monica Rizzello
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Sono stati sequestrati beni per 4 milioni di euro a un ex assessore del comune siciliano di Paternò. La Direzione Investigativa Antimafia di Catania ha infatti eseguito due decreti di sequestro di beni, emessi, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale di Catania in accoglimento della proposta della locale Procura, nei confronti di Carmelo Frisenna, 39 anni di Catania, ritenuto affiliato al clan mafioso Santapaola-Ercolano. L'ex assessore ai Servizi sociali del Comune di Paternò, è stato arrestato nel novembre del 2008 nell'ambito dell'operazione «I Padrini», che ha svelato il suo ruolo di tutore degli interessi della famiglia all'interno del locale Consiglio comunale. I sigilli sono stati apposti a due società di capitali e a una cooperativa operanti nel settore della commercializzazione di prodotti ortofrutticoli, un appartamento con garage, numerosi appezzamenti di terreno dell'estensione di circa 10 ettari ricadenti nei comuni di Paternò, S.M. di Licodia e Ramacca, di diversi automezzi e disponibilità bancarie per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro. Le indagini di natura economico-finanziaria e patrimoniale espletate dalla Dia, che vanno dal 1996 al 2010, hanno rilevato la capacità reddituale di Frisenna e del suo nucleo familiare, evidenziando «forti profili sperequativi tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto, tali da fondare la presunzione, accolta dal Tribunale, di un'illecita acquisizione patrimoniale derivante dalle attività delittuose connesse all'organico e prolungato inserimento di Frisenna nel clan Santapaola».

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