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Comunali: Castelli perde Lecco, Brunetta ko a Venezia

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La polemica con la Lega. "Se avessi avuto i voti di Zaia avrei vinto al primo turno"

Maria Acqua Simi
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Lecco, in netta controtendenza con il risultato delle Regionali, boccia la Lega e Roberto Castelli. Si stanno per concludere gli scrutini anche di provinciali e comunali e dopo l'ottimo risultato del Pdl alle elezioni regionali "stonano" la sconfitta del ministro dei Trasporti e la ormai probabile bocciatura anche del ministro Renato Brunetta. A Lecco il nuovo sindaco è Virginio Brivio, un cattolico moderato, ex Margherita, che ha ottenuto al primo turno il 50,22% dei consensi, distanziando nettamente il viceministro dei Trasporti del governo Berlusconi che si è fermato al 44,20%. "A quanto pare a Castelli sono venuti a mancare i voti di buona parte della Lega, affezionata all'ex sindaco Bodega e non altrettanto al ministro, e pure di parte della comunità di Cl che a Lecco (città originaria di Formigoni) è molto radicata - spiega un attento osservatore politico della zona - certo Castelli non gode di grande simpatia in città" A Venezia - quando sono stati scrutinati i voti dei due terzi dei seggi elettorali - resta cospicuo il vantaggio del candidato del centrosinistra Giorgio Orsoni al 51,44% rispetto al candidato del centrodestra, il ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta al 42,24% mentre il 3,16% va all'esponente del movimento di Grillo, Marco Gavagnin. La polemica di Brunetta contro la Lega - "Ho telefonato a Orsoni per congratularmi". Lo scrutinio non è ancora concluso, ma la sconfitta di Brunetta ormai è certa. Non mancano le polemiche contro i compagni di coalizione. "Ringrazio tutti gli elettori - ha detto Bruentta - l'unica amarezza è stato il calo della Lega che ha perso otto punti: se avessi avuto i voti della Lega che ieri ha avuto Zaia avrei vinto al primo turno". PROVINCIALI L'Aquila- Il Pdl vince, ed è un risultato anche simbolicamente importante, nella provincia de L'Aquila. Una vittoria che risente del lavoro fatto dal governo Berlusconi nell'immediato post terremoto.  E non sono bastate le polemiche dell'opposizione, la bufera abbattutasi sulla Protezione Civile e le critiche della Pezzopane a impedire che gli elettori abruzzesi segnassero la croce sul simbolo del Pdl. Così il candidato del centrodestra alla presidenza della Provincia de L'Aquila, Antonio Del Corvo, si accaparra un onesto 53,4% contro il 45,3% della Pezzopane. L'affluenza alle urne, dato in controtendenza alle elezioni provinciali de L'Aquila, è aumentata del 10,95 per cento: 64,49 contro il 53,54 delle precedenti elezioni regionali del 2008 (ma influì lo scandalo legato ai problemi giudiziari di Del Turco). Il dato è particolarmente significativo in quanto in moltissimi comuni della provincia, tra cui quello del capoluogo, vi sono decine di migliaia di terremotati che vivono ancora lontano dai luoghi di residenza, aspetto che aveva fatto temere un calo dei votanti. Nel comune dell'Aquila, il più colpito dal terremoto, l'affluenza è stata del 59,48 per cento (hanno votato 36.501 elettori su 61.363 aventi diritto). Province: IMPERIA Giordano 31,3% (centrosinistra) Sappa 59,5%   (centrodestra) VITERBO Grattatola 37,3% (Pd) Merdi 50,2% (centrodestra) Saladino 11,4% (Idv) L'AQUILA Pezzopane 45,3% (centrosinistra) Del Corvo 53,4% (centrodestra) CASERTA Stellato 22,6% (centrosinistra) Zinzi 72,4% (centrodestra)

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