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Nancy Brilli choc: "Porto la parrucca"

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Da quando la nonna le fece rasare la testa

Monica Rizzello
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«Da piccola mio padre mi fece tagliare i capelli, non gliel'ho mai perdonato: da allora porto la parrucca», così Nancy Brilli (guarda la gallery) racconta per la prima volta la sua infanzia tormentata. «Mia madre è morta quando avevo solo 10 anni. Mio padre era sempre via per lavoro e sono cresciuta con la nonna paterna, una donna molto dura. A un certo punto mi fece rasare i meravigliosi capelli biondo platino, che erano a boccoli e lunghi fino al sedere. Non gliel'ho mai perdonato. I capelli erano il ricordo più vivo che avevo di mia madre, che passava le ora a spazzolarli e a massaggiarli con il balsamo: erano le nostre coccole. Da allora, sono diventati crespi e preferisco indossare la parrucca». È una confessione choc, che lascia emergere una Nancy diversa, rispetto alla donna sorridente che conosciamo: «Crescendo sono diventata una ragazzina insicura, chiusa e invidiosa della felicità altrui. Mio fratello mi soprannominò “la furibonda”. Ho dovuto imparare da sola l'importanza di sorridere e la forza dell'ironia. Sono una donna di buona volontà e facendomi aiutare da uno psicoterapeuta ho curato la rabbia. Adesso invece di distruggere costruisco e nemmeno morta vorrei tornare a 20 anni». La Brilli parla anche del suo matrimonio: «Con il chirurgo plastico Roy de Vita stiamo insieme da 8 anni. Ci siamo conosciuti perché dopo essere stata operata per un cancro alle ovaie, mi volevo far togliere la cicatrice alla pancia. Con lui ho creato il rapporto più lungo della mia vita. Vorrei tanto sposarlo ma il mio ex Luca Manfredi, da cui sono separata dal 2002, non mi ha ancora concesso il divorzio».

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